Albenga. Bisognerà attendere l’esito degli esami istologici che saranno effettuati sui campioni prelevati dal corpo della vittima per capire di più sulle cause della morte di Anna Sangineto, 55 anni e residente nel Lodigiano.
Dall’autopsia effettuata questa mattina dal medico legale Sara Candosin non è stato infatti possibile capire la causa dell’arresto cardio-respiratorio che mercoledì ha colpito la donna mentre era sottoposta ad un intervento di chirurgia estetica nella clinica San Michele di Albenga.
L’esame macroscopico, eseguito alla presenza dei consulenti di parte (gli esperti nominati dagli indagati – il chirurgo e l’anestesista – sono i professori Ventura e Varetto), non ha rilevato nessun segno evidente che potesse indicare la causa della morte. Di conseguenza saranno fondamentali le risposte che arriveranno dagli esami istologici che saranno ultimati entro 90 giorni.
Per capire quindi che direzione prenderà l’inchiesta per omicidio colposo aperta dal sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro, che ha indagato il chirurgo Mauro Ferraro e l’anestesista Nicola Silvio Novielli (la struttura San Michele invece non è finita sotto inchiesta) bisognerà attendere l’esito degli accertamenti medico legali.
Anna Sangineto è stata operata la scorsa settimana dal chirurgo Mauro Ferraro che doveva sottoporla ad un intervento estetico (precisamente ad una liposuzione mirata ad eliminare le rughe sul viso della paziente). Qualcosa in sala operatoria però non è andato come doveva tanto che la paziente ha iniziato ad avere difficoltà a respirare.
Immediato era stato l’intervento del 118 ed il trasferimento al Santa Corona dove la donna era arrivata intorno alle 16,40 in stato di “shock cardiogeno”. Ogni tentativo dei sanitari del nosocomio pietrese di salvarle la vita era stato purtroppo inutile.