Siluri

La provocazione di “Vivi Andora”: “Cambiare tutti perché niente cambi”

L'accusa: "Dalla data di insediamento avvenuta ormai nel giugno 2014 pare non vi sia pace per il sindaco Demichelis e la sua giunta"

Andora veduta

Andora.”Cambiare tutti perchè niente cambi. Sembra ormai questo l’assurdo teorema con il quale il Sindaco Demichelis e la amministrazione di Andora Più intendono distinguersi nella gestione del personale del Comune di Andora”. Nuove accuse dal gruppo consiliare di minoranza “ViviAndora”.

“Dalla data di insediamento avvenuta ormai nel giugno 2014 pare non vi sia pace per il Sindaco Demichelis e la sua giunta sofferenti di sindrome cronica da “trasloco”. Cosi’, dopo aver rimosso come primo atto del suo mandato la porta di ingresso del Comune, il primo cittadino ha continuato inesorabile l’attività di ricollocamento in ordine sparso anche con il personale, tanto che la sede di Via Cavour sembra ormai la reception di un hotel (bancone e staff inclusi) – si legge in una nota –  Oltre ai dirigenti ed ai funzionari che hanno lasciato Andora per altre amministrazioni; dipendenti ai quali sono state prima attribuite e poi revocate le funzioni; gli spostamenti e le sostituzioni attuate dalla giunta Demichelis, in poco più di un anno, fanno invidia a quelle di un campionato di calcio: tre alla segreteria, tre alla ragioneria, due al turismo e poi: servizi sociali, anagrafe, tributi, edilizia, urbanistica, SUAP, patrimonio, abusi, protocollo, economato…”.

“In questo moto perpetuo, non c’è pace neppure per il Corpo di Polizia Municipale che dalla autonoma sede di Via S. Lucia (crediamo non suscettibile di speculazione edilizia), sarà traslocato in alcune stanze della sede comunale di Via Cavour – avvertono da “ViviAndora” – 
Ci chiediamo come possano, dipendenti comunali che si sono sempre distinti per professionalità e competenze tanto da meritare negli anni riconoscimenti istituzionali, essere sottoposti a continui cambiamenti da parte di un’amministrazione in totale confusione e riuscire così’ a poter lavorare con serenità nell’interesse dei cittadini”.

 

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