Savona. Se la Provincia di Savona, da un lato, può rallegrarsi per l’ormai quasi certa vendita delle quote della società di gestione dell’Aeroporto di Villanova d’Albenga che porterà nelle casse di palazzo Nervi circa 600 mila euro, dall’altro deve fare i conti con l’asta, andata deserta, per l’alienazione di circa un milione di azioni della società Autostrada dei Fiori, operazione dalla quale contava di ricavare oltre 5 milioni di euro.
Ora si passerà ad un secondo “esperimento di gara”, lasciando immutate le condizioni. Itermini per la presentazione delle offerte saranno riaperti “per consentire ai potenziali soggetti interessati una più attenta valutazione su un’eventuale offerta di acquisto”.
L’asta riguarda la vendita in un unico lotto della partecipazione detenuta dalla Provincia di Savona nella società Autostrada dei Fiori Spa, corrispondente a 981.973 azioni (1,2% del capitale sociale) del valore nominale di euro 4,00 per azione. L’importo della cessione a base d’asta è pari a 5.027.702 euro complessivi, determinato utilizzando la stima di 5,12 euro per azione. Si presumeva che, come già accaduto in occasione delle alienazioni effettuate dagli altri soci pubblici di ADF (Provincia di Imperia, Comune di Sanremo e Comune di Savona), a rilevare la partecipazione sarebbe stato l’azionista di controllo della società autostradale, la Salt Spa del Gruppo Gavio.
Ma alla scadenza dei termini del primo esperimento di gara (28 ottobre) nessuna offerta era stata presentata.
Va ricordato che anche dopo la vendita delle 981.973 azioni, la Provincia di Savona resterà almeno temporaneamente tra i soci conservando il pacchetto di 613.735 azioni acquisito (contraendo un mutuo) in occasione dell’aumento di capitale effettuato a fine 2012, funzionale all’operazione che ha portato nell’orbita di Autofiori anche la società per l’Autostrada Torino Savona.
Si tratta di azioni – queste ultime – che la Provincia, in qualsiasi momento e sino al 31 dicembre 2016, potrà cedere a Salt Spa al prezzo unitario concordato di 5,20 euro per azione. L’alienazione di questa ultima tranche è quindi probabilmente rinviata al prossimo anno, dopo lo stacco del dividendo 2014.