Savona. Il direttore del Dipartimento Ambiente della Regione Liguria Gabriella Minervini ha rinunciato ad essere interrogata dai pm Daniela Pischetola e Vincenzo Carusi nell’ambito dell’inchiesta sulla centrale Tirreno Power.
L’audizione del dirigente regionale era già stata fissata per il prossimo 4 dicembre, ma nel frattempo l’interessata ha comunicato ufficialmente alla Procura la decisione di voler rinunciare (una scelta che era nell’aria da qualche settimana). A questo punto i magistrati savonesi hanno concluso il “valzer” degli interrogatori delle persone indagate che avevano chiesto di essere ascoltate.
La dottoressa Minervini, come hanno fatto altri indagati, potrà comunque depositare una memoria difensiva. Terminate le audizioni, l’inchiesta Tirreno Power adesso entrerà in una nuova fase: i sostituti Pischetola e Carusi dovranno tirare le somme rispetto all’impianto accusatorio e le singole posizioni.
Anche alla luce dell’esito degli interrogatori e delle documentazioni depositate dalle difese, i magistrati dovranno decidere se confermare in toto le contestazioni ipotizzate alla fine delle indagini preliminari dai colleghi Granero e Paolucci, oppure modificare le imputazioni prima di procedere con le richieste di rinvio a giudizio. Non è nemmeno da escludere che possano arrivare delle richieste di archiviazione per alcuni degli indagati.