Savona. All’indomani della penalizzazione di 5 punti in classifica da scontarsi nel campionato di Lega Pro in corso, il Savona Fbc rende nota, “a bocce ferme”, la propria opinione su questa situazione, che lo vede inchiodato a 0 punti in classifica.
“È arrivata – si legge nel comunicato – una sanzione che va ad aggiungersi a quella comminata per i fatti di Savona-Teramo, situazione allucinante nella quale la società è stata, suo malgrado, coinvolta e per la quale, è bene ricordarlo, il Savona Fbc e il suo presidente sono stati completamente prosciolti ed attendono ora fiduciosi il responso della Corte d’Appello in ordine alle circostanze aggravanti che hanno portato ai 6 punti di penalità, che dovrebbe portare alla restituzione di punti in classifica”.
“La penalità di 5 punti – prosegue – è una decisione purtroppo in parte attesa. Relativa a stipendi e contributi pagati in ritardo e relativi alle mensilità di marzo e aprile 2015, nonché al ritardo a giugno nella presentazione della fideiussione per l’iscrizione al campionato. Dispiace alla società che se ne assume tutte le responsabilità, questo è ovvio. Dispiace per la squadra, che costruita con raziocinio e acume tecnico, privilegiando i giovani, molti di proprietà, anche provenienti dal vivaio biancoblù, sta dimostrando tutto il suo valore nel difficile ed equilibrato torneo di Lega Pro. Dispiace per i tifosi, che legittimamente aspirano a vedere il Savona Fbc nei professionisti, a lottare per traguardi prestigiosi e con avversari di grande blasone, come il Pisa di domenica ad esempio”.
“Ma in quale situazione si sono verificati i ritardi nei pagamenti? La scorsa settimana l’assemblea dei soci ha approvato il bilancio al 30 giugno 2015, chiuso con un passivo pesante – spiega il comunicato -. Dovuto non tanto ai costi, in linea con quelli dell’esercizio precedente, quanto piuttosto a causa della contrazione dei ricavi, risultati 650.000 euro in meno rispetto alla stagione 2013/2014. L’assemblea dei soci ha varato la ricapitalizzazione per dare continuità all’azienda e continuare a credere nel progetto calcio. Perché sarebbe stato troppo facile, in questi mesi, gettare la spugna. E’ molto più difficile e stimolante fare tesoro dei propri errori e rilanciare il pallino in avanti, provare a costruire qualcosa di positivo e continuare a portare il nome di Savona in giro per l’Italia, fra le massime realtà calcistiche nazionali. Rafforzare la compagine dirigenziale, colmare lacune anche nel consiglio di amministrazione e in ruoli chiave della società”.
“Per questo – conclude – tutto il Savona Fbc è al lavoro. Ed è bello leggere di comunità di intenti, di Savona bene comune e quant’altro. L’importante è che alle parole facciano seguito i fatti. Passata un’estate allucinante la società sta cercando, come sempre, di fare fatti e non parole. Ma per questo c’è bisogno, vero, dell’aiuto concreto di tutti. Società, squadra, città con le istituzioni politiche, commerciali e imprenditoriali, tifosi sempre più presenti allo stadio, davvero uniti per un progetto vincente e duraturo“.
Nel frattempo è giunta la notizia della scomparsa di Piero Natta, uno degli artefici della promozione in Serie B del Savona Fbc nel 1966. Bravo a marcare i “numeri 10” avversari e abile nel rilanciare il contropiede, con i biancoblù Natta giocò 6 campionati, con 5 gol all’attivo, distinguendosi per grande professionalità, combattività ed attaccamento alla maglia.