Circolo scherma savona

Iaido: Carlo Sappino bronzo agli Europei con la Nazionale

Il savonese non ha buona sorte nella gara individuale

Savona. Carlo Sappino tesserato col Circolo Scherma Savona, membro della selezione nazionale italiana ai campionati europei 2015 a Berlino, è campione italiano in carica nella categoria yondan (4.ti dan), vicecampione europeo uscente.

4.to dan di kendo e 4.to dan di iaido, è il direttore tecnico per il settore spada giapponese del Circolo Scherma Savona. Nei giorni scorsi ha partecipato ai campionati europei di iaido a Berlino; vediamo com’è andata.

Lo iaido è una delle più antiche e tradizionali arti marziali del Sol Levante: è l’altra faccia della medaglia della Via della spada giapponese. Sul primo lato il kendo dove con un simulacro della katana giapponese in bamboo e protetti da un’armatura, ci si scontra con avversari parimenti armati, secondo precise regole di combattimento.

Nello iaido invece si utilizza una spada vera e ci si confronta con gli avversari eseguendo, in parallelo con essi, tre o cinque kata, forme, esemplificazioni di tecniche. Ai tre arbitri che presiedono l’incontro il verdetto sulla migliore esecuzione.

Ogni anno in Italia, nel mese di febbraio, la Confederazione Italiana Kendo organizza campionati nazionali di iaido sia individuali che a squadre e patrocina altre gare minori ed ogni anno l’European Kendo Federation, cui la Cik aderisce, organizza un campionato continentale.

Quello del 2014 si era tenuto ad Helsinki, in Finlandia, e Carlo Sappino aveva raggiunto il secondo scalino del podio con l’argento negli individuali.

A Berlino, presso lo Sportforum, dal 23 al 25 ottobre, si è svolto il 22° campionato europeo di Iaido; 22 le nazioni partecipanti.

Venerdì 23 si è svolto un seminario tecnico, tenuto dai maestri inviati dalla International Kendo Federation: Yamazaki Takashige, Kusama Junichi e Azuma Yoshinobu, tutti Maestri 8.vi dan.

Divisi in tre gruppi secondo il livello, si lavora sui fondamentali e si ripassa il gruppo di esercizi (kata) tra i quali verranno individuati, dalla commissione arbitrale, quelli obbligatori sia per la gara individuale che per quella a squadre.

Sabato 24 alle ore 9 cerimonia di apertura; alle 9,30 iniziano gli individuali. In ogni categoria (sono 7 in tutto da quella di chi non ha ancora la cintura nera a quella delle cinture nere 6° dan) ogni nazione può schierare un massimo di due praticanti; l’Italia è a ranghi completi in tutte le categorie.

Nella categoria di Carlo Sappino (yondan – 4.ti dan) c’è anche Andrea Setti di Bologna, amico e avversario che in febbraio il savonese battuto nella finale dei campionati italiani 2015.

Titolare dell’argento dello scorso anno agli Europei di Helsinki agli individuali, Sappino è testa di serie. Il peso psicologico non è poco e l’emozione è forte; ne subisce il peso e dopo essere uscito dal girone eliminatorio viene battuto ed eliminato al primo incontro successivo dallo slovacco Batko.

“Delusione, rabbia, ma non rassegnazione – dichiara Sappino -. Con questi sentimenti vado a dormire col pensiero alla gara a squadre dell’indomani”.

Domenica 25 alle ore 9,30 inizia la competizione. Le squadre sono composte da tre praticanti e si vince al meglio dei tre incontri. Per l’occasione, per meri meriti anagrafici, Sappino è il capitano della squadra e, disposizioni del direttore tecnico Claudio Zanoni di Torino, tira per primo; secondo sarà Fabrizio Ciancio di Bari e per ultimo Carlo Cardani di Milano. Riserva Pierluca Regaldi di Torino.

Alle 10 l’ avversario, il team della Repubblica Ceca, è già pronto. Gli italiani vincono tutti e tre i nostri incontri.

È la volta della Gran Bretagna: gli azzurri la affrontano con la stessa formazione e determinazione e si impongono ancora per 3 a 0.

La doppia vittoria porta all’Italia il vantaggio di saltare un turno del tabellone ad eliminazione diretta; andranno contro la vincente dell’incontro Spagna-Slovacchia.

“Facciamo strategia e formazione sulla Spagna – spiega Sappino – che diamo vincente invece è la Slovacchia a passare il turno e ad eliminare gli iberici. Sono degli outsider e non li conosciamo, modifichiamo la formazione (primo Cardani, secondo Sappino, terzo Ciancio) per non dare loro punti di riferimento e scendiamo in campo”.

Schierato davanti al savonese c’è il capitano avversario, quel Batko che il giorno prima lo aveva eliminato. Sappino si prende la rivincita e gli azzurri portano a casa l’accesso alle semifinali con un 2 a 1.

Ora c’è la Svezia, Ciancio perde, Sappino vince, Cardani perde: è l’1 a 2, corsa finita, ma il bronzo almeno è garantito. La Svezia perderà poi la finale contro la Polonia.

Il bilancio dell’Italia vale il secondo posto, grazie ai due ori di Cardani (individuale 2.di dan) e Zanoni (individuale 6.ti dan), all’argento di Chiara Bonacina (individuale 1.mi dan) ed al bronzo a squadre. Meglio solo la Polonia con tre ori e un argento.

Appuntamento per i 23esimi campionati europei a Budapest nel novembre 2016.

Prossimi appuntamenti per gli iaidoka del Circolo Scherma Savona: 20 e 21 febbraio per i campionati italiani individuali e a squadre 2016 e poi 18 e 19 marzo a Maglingen, in Svizzera, per gli esami di passaggio di grado, dove Sappino spera di riuscire a meritare il 5.to dan.

Nelle foto: la premiazione della squadra (da sinistra Regaldi, Cardani, Ciancio, Sappino); la nazionale italiana alla cerimonia di apertura; Arnold a sinistra contro Sappino a destra.

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