Savona. Nel savonese 389 incidenti stradali, senza morti ma con 496 feriti. Lo sostiene il rapporto Istat che ha preso in esame il periodo tra il 2010 e il 2014. In Liguria nel 2014 si sono verificati 8.387 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 58 persone e il ferimento di altre 10.637.
Complessivamente nel 2014 c’e’ una netta riduzione degli incidenti (-4,4%) e dei feriti (-4,0%) rispetto al 2013. Il dato ligure e’ migliore del dato a livello nazionale: tra il 2010 e il 2014, con un calo del 31% anche le vittime della strada (-17,8% in Italia) mentre l’indice di mortalità’ passa da 0,9 a 0,7 mentre resta stabile a livello nazionale (1,9).
Più’ problematico il dato per i soggetti a rischio: bambini, giovani e anziani. In Liguria nel 2014 l’incidenza della mortalità di queste categorie in incidente stradale sul totale risulta nell’insieme superiore alla media nazionale (Liguria 46,6%, Italia 46,1%), con una differenza del 5% per la classe degli over 65 (Liguria 36,2%, Italia 31,2%).
Aumentano tra il 2010 e il 2014 i pedoni deceduti, dato molto più’ marcato in Liguria (da 16,7% a 25,9%) che nel resto del Paese (da 15,1% a 17,1%). Data la sua estensione e incidenza sui flussi di traffico, una larga parte del numero totale di incidenti avviene lungo l’Aurelia.
Elevati indici di mortalità’ e lesività’ sono stati registrati in alcune strade dell’entroterra e lungo le autostrade. Se l’A10 a Ponente e l’A12 a Levante da sole rappresentano oltre i due terzi degli incidenti autostradali del 2014, e’ stata la A26 a registrare l’indice di mortalità’ più’
elevato: 5,2.
Nel 2014 il maggior numero di incidenti (7.187, l’ 85,7% del totale) si e’ verificato su strade urbane, provocando 35 vittime (60,3%) e 8.840 feriti (83,1%). Gli incidenti più’ gravi continuano a avvenire su strade extraurbane e in autostrada.
Rispetto al 2013 i sinistri diminuiscono del 3,1% in ambito urbano, del 9% sulle autostrade e del 14,8% sulle altre strade extraurbane. La più elevata concentrazione degli incidenti si e’ avuta nel periodo primaverile e estivo. Tra aprile e settembre si contano 4.536 incidenti (54,1% su totale annuo) in cui hanno subito lesioni 5.784 persone (54,4% del totale annuo) e 33 sono decedute (56,9%). Il 79% degli incidenti ha luogo tra le 8 e le 20 ma l’indice di mortalità’ raggiunge i valori più’ elevati tra le 4 e le 6 (4,9 morti ogni 100 incidenti fra le 4 e le 5) e nelle prime ore della notte, con valori molto superiori alla media giornaliera (0,7). Il venerdì’ e il sabato notte concentrano quasi il 42% degli incidenti notturni, il 46,2% delle vittime e il 41,5% dei feriti.
L’indice di mortalità’ degli incidenti notturni e’ in media pari a più’ di 1,6 decessi ogni 100 incidenti. Il valore massimo della mortalità’ e’ il sabato notte, con 3,3 decessi ogni 100 incidenti (5,6 per le sole strade extraurbane).
Distrazione, velocità’ elevata e mancato rispetto di precedenza e semafori sono le prime tre cause di incidente (45%). Il tasso di mortalità’ standardizzato e’ più’ alto fra i 15-29enni (5 per centomila) e gli over 65 (4,7 per centomila). Il 60,0% dei pedoni rimasti vittime di incidente stradale e’ costituita da persone over 65 e nella stessa classe di eta’ rientra quasi il 37% dei feriti. Il tasso di lesività’ standardizzato e’ pari a 1341,1 per la classe di eta’ 15-29 anni e a 873,6 per la classe 30-44 anni.