Intervento

Andora, gli iscritti al nido calano del 30%: il Comune modifica i turni per garantire il servizio

Albissola asilo nido
Foto d'archivio

Andora. La diminuzione del 30% del numero dei bambini iscritti al nido mette in difficoltà la cooperativa che gestisce il servizio ed il Comune, per evitare la chiusura, interviene modificando gli orari di apertura che, dal 1 dicembre, prevederanno due turni: uno part time, dalle 7.30 alle 12.30, e l’altro a tempo pieno, dalle 7.30 alle 16.30.

“Le nuove fasce orarie comporteranno disservizi minimi – spiegano dal Comune – il 98% dei bambini, infatti, frequenta il nido proprio in questi due turni. La riduzione di orario è finalizzata a ridurre i costi di gestione e a favorire la prosecuzione del servizio. Le famiglie sono state avvertite delle modifiche con una lettera a firma dell’Assessore alle Politiche Sociali Patrizia Lanfredi e del Responsabile dell’Ufficio Servizi Sociali che si sono attivati immediatamente quando il gestore ha comunicato ufficialmente la sua difficoltà”.

“E’ nostra ferma volontà tenere aperto e funzionante un servizio così importante per le famiglie – ha dichiarato l’assessore Patrizia Lanfredi – Il nido di Andora, può ospitare fino a 32 bambini, ma oggi gli iscritti sono solo 20. E’ dunque comprensibile una problematica di copertura dei costi da parte del gestore. Il calo degli iscritti è un fenomeno che sta interessando molti comuni, non solo liguri, provocato in parte dalla crisi economica, malgrado le tariffe siano modulate secondo le fasce di reddito ISEE ed il Comune di Andora integri, con un importante contributo economico, le rette pagate dai genitori”.

Le rette saranno ricalcolate dal gestore in base al nuovo orario. Sono state confermate le fasce di reddito ISEE su cui calcolare le quota dovuta dalle famiglie che nel dettaglio sono ripartite secondo il seguente schema:
I fascia (ISEE da 0 a 8.500,00): 60% a carico del Comune, 40% a carico della famiglia;
II fascia (ISEE da 8.501,00 a 17.500,00): 45% a carico del Comune, 55% a carico della famiglia;
III fascia (ISEE oltre 17.501,00): 30% a carico del Comune, 70% a carico della famiglia.

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