Allerta arancione

Spettacolare esercitazione dei vigili del fuoco a Vado e Quiliano, ammaraggio elicottero ad Arenzano fotogallery

Davanti ad Arenzano si è svolta una spettacolare manovra addestrativa dei vigili del fuoco, che ha visto impegnati congiuntamente i sommozzatori e il reparto volo dei vigili del fuoco in caso di ammaraggio dell’elicottero. Prima sono stati posizionati, tramite aviolancio, quattro figuranti che hanno utilizzato la zattera ed i giubbetti di salvataggio, in seguito è stata effettuata la ricerca e il recupero delle vittime con l’elicottero, previo utilizzo dei fumogeni di segnalazione.

Sul teatro dell’evento simulato, oltre al personale del Reparto Volo, erano presenti i sommozzatori del nucleo di Genova per l’assistenza alle operazioni ed il Centro Documentazione Video regionale che ha potuto documentare l’attività a scopo didattico e formativo.

Le prove di allerta arancione , oltre ad Arenzano, hanno coinvolto anche i comuni di Quiliano e Vado Ligure. Per la prima volta questa mattina, dalle 8 alle 15, dopo l’entrata in funzione del nuovo sistema di allerta basato sui colori giallo, arancione e rosso, i tre comuni liguri hanno simulato un’allerta arancione e messo in campo tutte le misure di salvaguardia e autoprotezione necessarie, così come previsto dai piani di emergenza.

Sotto la supervisione dell’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone che ha seguito le attività, spostandosi nei tre Comuni, la macchina della Protezione civile si è mossa coinvolgendo cittadini, famiglie, studenti, esercizi commerciali, automobilisti, pedoni, senza prevedere la chiusura delle scuole e delle attività produttive, come previsto dai Piani di emergenza, in caso di allerta arancione.

Le strutture operative comunali hanno graduato l’azione in funzione non solo dell’allerta regionale, ma anche sulla base della storia di quel territorio, considerando anche le misure provenienti dai pluviometri e le segnalazioni dei volontari, condivise attraverso il portale PrevenzioneComune. All’esercitazione era presente anche una delegazione del Governo boliviano che ha scelto, come proprio modello, il sistema della Protezione Civile Italiana.

“Si tratta della prima esercitazione programmata dalla Regione a cui ne seguiranno altre – ha detto l’assessore Giampedrone – tenendo conto che il sistema ha nei Comuni uno snodo fondamentale: cittadini e amministratori, consapevoli del proprio ruolo, che permettono alla Protezione Civile di passare da un’attività operativa sul territorio ad uno stile di vita che ha come comune denominatore l’autoproduzione”.

Accanto all’assessore Giampedrone erano presenti anche il Vice Presidente della Fondazione Cima Luca Ferrraris, Enrico Pignone assessore all’ambiente della Città Metropolitana di Genova e i sindaci dei Comuni coinvolti Maria Luisa Biorci (Arenzano), Alberto Ferrando (Quiliano), Monica Giuliano (Vado Ligure).

“A seguito delle modifiche recentemente introdotte dalla Regione sul sistema di allerta meteo – dice Alberto Ferrando, sindaco di Quiliano – con tre livelli cromatici e considerata l’importanza delle esercitazioni quali strumento fondamentale per la formazione degli operatori, di test delle procedure e soprattutto veicolo di diffusione della cultura di protezione civile a tutta la cittadinanza, il Comune di Quiliano in collaborazione con i volontari, le associazioni, i cittadini, l’istituto scolastico ha organizzato questa esercitazione di Protezione Civile per il rischio alluvionale. Il percorso ci ha consentito di modificare e integrare il Piano d’emergenza definendone gli elementi di rischio e le modalità di intervento e autoprotezione, mentre le esercitazioni periodiche hanno permesso di rintracciare i punti più fragili delle procedure e di accrescere direttamente e indirettamente l’attenzione, la consapevolezza e la capacità di essere pronti nell’affrontare situazioni d’emergenza”.

Dice Monica Giuliano, sindaco di Vado Ligure: “Non appena insediata, pur avendo il Comune approvato solo da qualche mese una revisione del piano di Protezione Civile, ho subito sollecitato i funzionari per un perfezionamento, soprattutto operativo, del Piano stesso. Da allora si sono succedute numerose riunioni che hanno portato a un miglioramento del piano di Protezione Civile comunale e a una consapevolezza del proprio ruolo da parte di tutti gli “attori”. Bisognava soltanto mettere in pratica ciò su cui si è lungamente discusso; per questo motivo ho subito fatta mia la proposta del responsabile della Protezione Civile di effettuare un’esercitazione per verificare come risponde la macchina comunale e l’abbiamo perciò svolta anche a Vado Ligure,coinvolgendo la scuola comunale Don Peluffo e le famiglie degli alunni, i commercianti del Centro e i cittadini che si trovavano nella zona dell’esercitazione”.

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