Uniti

Borghetto e Balestrino gestiscono insieme edilizia e urbanistica

Dopo il fallimento dell’Unione dei Comuni “Riviera delle Palme e degli Ulivi"

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Borghetto Santo Spirito. Si avvicinano Borghetto e Balestrino. E non tanto dal punto di vista geografico (benché entrambi i comuni facciano parte della Val Varatella) quanto dal punto di vista della gestione amministrativa. Ieri sera il consiglio comunale borghettino si è riunito per discutere lo schema di convenzione “per la gestione in forma associata delle funzioni fondamentali pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale nonché partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovra comunale, catasto, servizio lavori pubblici” in sinergia con la vicina Balestrino.

“Dopo la fine dell’Unione dei Comuni Riviera delle Palme e degli Ulivi – ha spiegato l’assessore Emanuele Parrinello – abbiamo deciso di dare vita a questa unione delle funzioni. Che è una cosa ben diversa dall’Unione dei Comuni in quanto mantiene intatta l’autonomia gestionale di ciascuna amministrazione ma vede la ‘fusione’ dei dei rispettivi uffici di uno stesso settore”.

L’unione delle funzioni porterà ad avere, per le due amministrazioni, un unico responsabile per catasto, edilizia privata e urbanistica. Questo sarà individuato tra i dirigenti del Comune di Borghetto. Il personale dei due enti andrà a far parte del nuovo “ufficio unificato”, ma manterranno i rapporti di lavoro coi rispettivi Comuni. Le direttive arriveranno dalla conferenza dei sindaci, che avrà potere decisionale in materia di pianificazione degli interventi.

Il sodalizio tra il Comune guidato da Gianni Gandolfo e quello del sindaco Gabriella Ismarro non rappresenta una novità, dato che era uno dei progetti nato tra le “pieghe” del naufragio dell’Unione dei Comuni “Riviera delle Palme e degli Ulivi” delle quale tutti e due le cittadine facevano parte e dalla quale entrambe hanno deciso di uscire insieme a Pietra, Tovo, Magliolo, Giustenice e Borgio.

La gestione associata delle funzioni fondamentali è già stata messa in atto da una grande quantità di comuni di dimensioni medio-piccole: in zona, l’esempio più concreto è dato da Toirano e Boissano, che ormai da diversi anni condividono risorse economiche, umane e tecniche e hanno addirittura uffici comunali unificati. Questa soluzione, cioè la gestione associata, costituisce il primo e più elementare passo verso una sinergia che nel futuro potrebbe farsi sempre più concreta e rappresenta un modo per ridurre notevolmente spese e costi di molte voci di bilancio.

Gabriella Ismarro

Che la formula dell’associazione tra Comuni non abbia mai convinto nessuno dei due primi cittadini è un dato di fatto. In occasione del primo consiglio della “Riviera” dello scorso febbraio, Gabriella Ismarro aveva affermato: “Prima vengono le convenzioni e poi le Unioni, che rappresentano il passaggio successivo. Da questa sinergia [cioè l’Unione dei Comuni fallita] pensavamo di poter trovare reciproco beneficio, soprattutto perché il nostro territorio ha esigenze simili a quelle dei comuni dell’entroterra della Val Maremola”.

gandolfo

Dal canto suo, Gandolfo ha più volte manifestato perplessità circa l’estensione e l’eterogeneità dell’Unione dei Comuni “Riviera” e, dall’altro lato, ha sempre sostenuto come a lavorare insieme dovessero essere prima di tutto i paesi appartenenti ad una medesima area geografica. Come ad esempio Borghetto e Balestrino, che fanno parte della Val Varatella.

C’è anche un altro aspetto. La normativa nazionale, infatti, stabilisce che i comuni con una popolazione inferiore ai 5 mila abitanti gestiscano in forma associata alcune delle funzioni fondamentali. Balestrino ha una popolazione di poco più di 600 abitanti. Borghetto, invece, si trova al limite. Anzi, secondo le ultime stime, la sua popolazione sarebbe di recente scesa sotto la fatidica soglia delle 5 mila unità e ciò, di fatto, la “costringe” a cercare di unirsi ad altri paesi del territorio.

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