Il rilancio

Aeroporto di Villanova d’Albenga, 48 ore per giocarsi il futuro

Lunedì scade la possibilità di presentare delle offerte per far decollare lo scalo Panero

privatizzazione Panero

Villanova d’Albenga. Mancano 48 ore e l’aeroporto di Villanova d’Albenga si gioca il futuro. Alle 12 di lunedì mattina scade l’ultimatum per ricevere le offerte di acquisto dell’Ava e privatizzare l’aeroporto Clemente Panero. 

Una prima asta era andata deserta, ma i soci pubblici non si sono lasciati cogliere di sorpresa ed hanno accolto la decisione di rilanciare l’offerta per rendere appetibile l’infrastruttura che sorge in un contesto geografico di primo piano: nella piana di Albenga tra l’Ippodromo de Fiori di Villanova e l’esclusivo Golf Club di Garlenda.

E ci sono anche delle buone notizie da mettere in cascina. L’Ava Spa che si appresta a chiudere un bilancio con una perdita ridotta a – 120 mila euro, la metà rispetto al 2014.

“Lo abbiamo detto e lo ripetiamo anche ora – ha detto Alessandro Pasqualini, amministratore delegato di Ava, nel corso dell’ultima conferenza stampa – Questo scalo sta attraversando un buon periodo ed ha tutte le potenzialità per poter decollare e quindi ritagliarsi un segmento importante nel settore aeronautico nazionale”.  Vendere l’aeroporto sarebbe anche una bella soddisfazione per Alessandro Pasqualini chiamato a gestire una situazione non facile mantenendo gli equilibri politici sempre molto accesi soprattutto sul valore dello scalo.

Va poi rimarcato il fatto che nuove aziende come la Nowlanding, specializzata nell’impiego di aeromobili a pilotaggio remoto e la Astron hanno fin da subito creduto nello sviluppo dello scalo insediando qui le loro attività. E la Nowlanding ha già stretto importanti convenzioni con interventi che saranno presto programmati con Sviluppo Genova e Accademia Kronos, organismo collegato al ministero dell’Ambiente.

Quanto ai possibili soggetti interessati lo stesso Pasqualini mantiene la bocca cucita. Vero però che vi sono società che hanno messo gli occhi sullo scalo hanno buone idee e vogliono rilanciarlo.

Gli investitori interessati all’acquisto hanno ancora  48 ore di tempo far pervenire le proprie offerte entro e non oltre il 9 novembre. Va ricordato poi che un primo bando di gara era scaduto lo scorso 18 settembre.

Il valore complessivo della società è stato determinato in un milione e ottocentomila euro, mentre il valore a base d’asta del lotto funzionale, unico e non frazionabile, messo in vendita dagli enti cedenti, è stato stimato in oltre un milione e trecentomila euro.

Come per il bando precedente, la selezione del concorrente avverrà con il metodo dell’offerta economicamente più vantaggiosa, con valutazione congiunta inscindibile delle caratteristiche tecniche ed economiche dell’offerta.

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