L'opinione

222 insegnanti immessi in ruolo in provincia, Giacobbe: “Scuola non ancora ‘buona’, ma migliore”

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Provincia. Sono 222 gli insegnanti che hanno ricevuto la comunicazioni di immissione in ruolo nelle scuole della provincia di Savona, la quota che spetta al nostro territorio delle 48.794 assunzioni a tempo indeterminato di docenti che andranno a potenziare l’organico delle scuole: 76 nella scuola primaria, 26 nella scuole secondaria di primo grado e 120 nelle scuole secondarie di secondo grado.

Si tratta del secondo atto, dopo le 50.000 assunzioni di settembre, che hanno consentito di sostituire persone andate in pensione. A loro si aggiungeranno, a partire dal prossimo anno scolastico, anche tutti quei docenti, e saranno più di 80.000, che risulteranno vincitori del concorso.

“Abbiamo vissuto mesi di tensione – ricorda la parlamentare Anna Giacobbe – di sfiducia nel rapporto tra il mondo della scuola e le scelte del governo del parlamento. Ci sono ancora problemi aperti: per i precari che non hanno avuto ancora una risposta (ma tanti di loro potranno averla nel prossimo concorso) o che aspettano stipendi arretrati, per il personale delle segreterie, per chi attende di avvicinarsi a casa”.

“Per tutti, questo è un anno di transizione – spiega Giacobbe – ci saranno ancora molti tasselli da sistemare e tanti da completare, previsti nelle legge sulla scuola (diritto allo studio, “0/6 anni”, ecc). Ma è innegabile che c’è un cambiamento concreto e significativo rispetto al passato: più insegnanti, più risorse per ristrutturare le scuole, più fondi a disposizione degli istituti. E’ o non è un investimento sulla scuola? Non basta, anche perché bisogna ricominciare a discutere di come si vive nelle scuole, insegnati e studenti, di come e cosa si insegna, di come l’alternanza scuola lavoro (fondamentale per aiutare i giovani ad entrare nel mondo del lavoro) possa realizzarsi davvero, ecc. Ma tutto questo si potrà realizzare ora perché più insegnanti e più risorse potranno consentirlo”.

“Nessun trionfalismo o propaganda, danno fastidio anche a me – conclude la parlamentare – Ma la verità è che ci sono persone, tante, che ora hanno un lavoro sicuro, e che le scuole potranno organizzare meglio l’offerta formativa. E’ una sfida anche per loro, come sempre; e nelle scuole ci sono tante energie e volontà che possono essere rimesse in moto. Io la vedo così”.

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