Andora. “Vedermi attaccato per non aver voluto la costruzione di un edificio che non avrebbe mai potuto diventare una scuola, da chi ha approvato un piano regolatore con la più alta concentrazione di cemento fra i comuni della provincia di Savona la dice lunga sulla mala fede di Viviandora”. È secca la replica del sindaco Mauro Demichelis in merito alla polemica inscenata da Viviandora sulla variazione della convenzione relativa al P.U.O. di Stampino.
“Hanno gettato il sasso e nascosto la mano – tuona il primo cittadino – E’ con la giunta di Viviandora che nasce e cresce il progetto, un milione duecentocinquantamila metri quadrati di operazione immobiliare, votato in Consiglio Comunale nell’anno 2013 anche dagli ex Assessori Bruno e Castiglia, che prevede la costruzione di ben tre borghi sulla collina e che la Regione, guidata da Burlando, ha giudicato troppo impattante tanto da chiedere una modifica che ha portato allo scivolamento più a valle dei borghi, a favore dalla salvaguardia della collina soggetta a vincolo paesaggistico.
“Con noi meno cemento e più ambiente nel rispetto della legge – dichiara il sindaco Mauro Demichelis – Abbiamo scelto di non far costruire quell’edificio per non gravare la collettivita’ di inutili sprechi e costi di gestione di locali che rischierebbero di rimanere vuoti. La valutazione dell’immobile stimata da Viviandora e’ esagerata nel mercato immobiliare attuale oltre che molto superiore agli effettivi costi di costruzione. Se il progetto sarà realizzato, impiegheremo quei soldi per la manutenzione degli edifici esistenti e già utilizzati dai cittadini per svolgere attività sportive, alcuni dei quali versano in cattive condizioni proprio per il disinteresse sempre dimostrato da Viviandora”.