“La Liguria ha la necessità di un cambio di passo che possa semplificare la vita dei cittadini e delle imprese, attrarre investimenti pubblici e privati in modo da far ripartire l’economia e lo sviluppo della regione”.
Sono sempre più diffuse le critiche alla legge di riordino delle Province in particolare per quanto riguarda il trasferimento di alcune competenze alle Regioni e di alcuni servizi sul territorio. Nel merito alle funzioni delle polizie provinciali per la CNA Liguria l’idea di prorogare o di istituire una Polizia Regionale non è condivisibile. Il percorso di razionalizzazione dei ruoli, delle competenze e di semplificazione, tra le già tante istituzioni preposte a funzioni ispettive e giudiziarie, non si può fermare quando tocca i livelli provinciali e regionali.
“Vogliamo ricordare che l’Italia è il paese con il più alto numero di corpi di vigilanza e controllo che rappresentano oggi un peso amministrativo a scapito dell’efficienza e della sicurezza – afferma Angelo Matellini Segretario della CNA Liguria che sottolinea -. Recentemente il Governo ha annunciato l’accorpamento del Corpo Forestale con la Polizia di Stato e questa è una strada che la CNA condivide in quanto il personale della Forestale non vedrà certamente venire a meno la sua professionalità e specializzazione”.
“E’ lo stesso governo Renzi a proporre di accorpare i vari corpi e in Liguria se ne vuole creare uno nuovo, oppure di prorogarne l’esistenza – prosegue il segretario della CNA ligure che evidenzia -. Crediamo invece che sia più opportuno il trasferimento del personale della polizia provinciale, dove possibile, nelle polizie municipali per migliorare, almeno quantitativamente, la vigilanza e i servizi sul territorio, oppure si potrebbe anche pensare di impiegare il personale delle polizie provinciali presso i comandi dei Vigili del Fuoco, considerando la grave carenza di organici che hanno, in specie in Liguria una regione, come purtroppo ben sappiamo, ad alto rischio idrogeologico e di incendi”.
“Colgo l’occasione per ricordare al presidente e al Consiglio Regionale – conclude il Segretario della CNA Liguria – l’impegno annunciato per questo autunno di un Grow Act, un provvedimento per lo sviluppo di cui impresa e mondo del lavoro ligure ne hanno urgenza e bisogno. La Liguria ha la necessità di un cambio di passo che possa semplificare la vita dei cittadini e delle imprese, per attrarre investimenti pubblici e privati in modo da far ripartire l’economia e lo sviluppo della regione”.