Non luogo a procedere

Paziente morì dopo intervento all’ospedale San Paolo, prosciolti 5 medici

tribunale

Savona. Cinque medici dell’ospedale San Paolo di Savona sono stati prosciolti per la morte di un paziente, Mario B., 74 anni, scomparso nel settembre del 2012 due mesi dopo un intervento di asportazione della prostata eseguito all’ospedale San Paolo di Savona.

Questa mattina si è svolta l’udienza preliminare davanti al giudice Francesco Meloni, che ha prosciolto, con una sentenza di “non luogo a procedere”, Claudio Giberti, il chirurgo che eseguì l’intervento nonché direttore della divisione di Urologia dell’ospedale di Savona, e altri quattro specialisti della sua equipe, Pierluigi Cortese, Emilio Gastaldi, Alberto Bonamini e Gaetano Ninotta, che seguirono il paziente nel decorso post operatorio.

Non è stato provato alcun nesso causalità tra l’intervento e la morte paziente: le perizie hanno accertato che è l’uomo è deceduto a seguito di una infezione, senza una casualità diretta con complicanze dovute all’operazione chirurgica, quindi il proscioglimento deciso dal giudice “per non aver commesso il fatto”.

L’accusa a carico dei medici era quella di aver eseguito un intervento che, secondo la Procura, viste le condizioni del paziente non doveva essere eseguito. Alla fine ha prevalso la tesi difensiva secondo la quale l’infezione fatale al paziente non è stata necessariamente contratta per una condotta negligente da parte dei sanitari, ma ha avuto altre cause indipendenti dal loro controllo.

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