Savona. “Non c’è solo la Savona che chiude, la Savona che sta morendo, la Savona delle serrande abbassate o dei suicidi. C’è anche quella che rischia e tira fuori gli attributi, mettendosi in gioco nel mondo del mugugno savonese“. Questo l’appello all’ottimismo di alcuni commercianti di via Pia a Savona, che infastiditi dal tam tam mediatico che negli ultimi giorni ha sottolineato soprattutto le chiusure di negozi storici o gli effetti della crisi e del degrado, hanno voluto sottolineare come ci siano anche realtà positive e “belle notizie” nel centro di Savona.
Ed in effetti, guardandosi in giro, non ci sono solo le serrande che si abbassano: sono tante quelle pronte ad alzarsi. Una lo farà proprio questa sera, “La Bottega Italiana” in via Mistrangelo (clicca qui per l’articolo); a questa si possono aggiungere, in via Pia, tre locali (l’ex Perasso, l’ex Saccomani e l’ex Modo) nei quali i lavori sono in corso, e sono quasi pronti a riaprire sotto una nuova insegna. Senza dimenticare la storica latteria di piazza Chabrol: dopo il trasloco degli Aonzo in via Caboto (la loro chiusura fece scalpore, portando a una imponente mobilitazione cittadina), anche in quel locale sono iniziati i lavori, segno di una prossima riapertura.
I commercianti del centro si dicono consapevoli del fatto che la “cronaca bianca” non faccia notizia, e che per questo si parli più spesso di chi chiude, o di quello che non funziona nei vicoli della città. Ma l’appello è a non rinunciare all’ottimismo, a sottolineare anche le cose che funzionano: ad esempio quelle cinque serrande, pronte ad alzarsi “alla faccia di tutti coloro che non credono in Savona. E anche se ci sarà chi dirà ‘gli do un mese di tempo’, ‘ce ne sono già troppi’ oppure ‘saranno cinesi’, tenete duro“.