Savona. Si sono conclusi gli interrogatori del direttore generale di Asl2 Flavio Neirotti e dell’ex direttore amministrativo Graziella Baldinotti e quello del capo dell’equipe medica della Gsl di Albenga condotti dal gip Filippo Maffeo nell’ambito dell’inchiesta che vede coinvolti i vertici dell’azienda sanitaria savonese e quelli della struttura privata con sede nell’ospedale ingauno. Le accuse nell’inchiesta sono di turbativa d’asta, falso e abuso d’ufficio.
Il responsabile del Gruppo Sanitario Ligure Alessio Albani ha rinunciato all’interrogatorio ed ha presentato una memoria scritta, mentre l’ex direttore sanitario Claudia Agosti si è avvalsa della facoltà di non rispondere. L’intervento dell’ex direttore amministrativo Graziella Baldinotti, invece, è durato oltre due ore. Al termine del colloquio con Maffeo, l’avvocato Giuseppe Maria Gallo del foro di Genova ha spiegato: “La mia assistita ha risposto alle domande e ha chiarito la sua posizione. L’interrogatorio è stato lungo perché la questione era complicata da spiegare, ma siamo fiduciosi”.
Dopo è toccato a Guido Grappiolo, rappresentato dall’avvocato Franco Vazio, il quale ha spiegato: “Abbiamo chiarito con dovizia di particolari che non abbiamo responsabilità rispetto alle contestazioni che ci vengono mosse. Abbiamo fornito tutti gli elementi utili per chiarire che le cartelle cliniche non sono state da noi predisposte e tantomeno abbiamo dato ordini affinché la presenza del professor Grappiolo risultasse quando non poteva essere così. Davanti ad una paziente che si era lamentata dell’assenza di Grappiolo sarebbe stato bizzarro che la cartella clinica fosse redatta in modo da contenere prove della sua presenza”.
Ha proseguito Vazio: “Per quanto riguarda la seconda imputazione, ovvero quella relativa al fatto che la presenza del professor Ruggeri in sala operatoria non risultasse in cartella clinica abbiamo fatto presente che lui era un osservatore con tanto di documentazione che lo certifica. Come tale non doveva quindi essere inserito nella cartella. Aveva titolo di frequentare gli interventi ma non era nell’equipe. Anzi Aveva chiesto l’autorizzazione ad entrare nell’equipe è proprio per questo era un osservatore in sala. Siamo soddisfatti e attendiamo con fiducia la decisione di Maffeo”.
Dal canto suo, Grappiolo ha dichiarato: “Ho fiducia nelle istituzioni e non è un modo di dire. Comprendiamo che alcune cose sono difficilmente comprensibili ma noi rispondiamo di quello che conosciamo e non di quello che fanno gli altri”.
La giornata è terminata con l’audizione del direttore generale Asl 2 Flavio Neirotti, che una volta terminato il colloquio con Maffeo ha lasciato il palazzo di giustizia da una porta laterale. Secondo quanto trapelato, anche il direttore generale dell’Asl2 avrebbe risposto alle domande poste dal gip. La prossima settimana sarà ascoltato il dirigente Luca Garra (responsabile dipartimento programmazione sanitaria, ora direttore del presidio ospedaliero di Albenga e del Santa Corona di Pietra). La decisione del gip Maffeo è attesa al termine della “tornata” di colloqui.
L’udienza è stata “blindata” ai cronisti: fino alle 16 un agente della polizia giudiziaria ha presidiato il corridoio impedendo ai giornalisti di passare.
Tra gli indagati ci sono anche l’ex presidente della Regione Claudio Burlando, ma anche l’ex assessore regionale alla sanità Claudio Montaldo. Secondo la Procura infatti la Regione avrebbe favorito i privati chiudendo una convenzione del valore complessivo teorico sino al 2020 di 165 milioni di euro a partire dal 2011.