I numeri

Guardia Costiera, estate 2015 positiva: 83 salvataggi, 1 multa ogni 22 controlli

Provincia. 8064 controlli, 364 sanzioni, 83 persone salvate, 10 decessi per malore e nessuno per annegamento. Questi i numeri dell’estate appena conclusa per quanto riguarda le attività della Guardia Costiera savonese: per tutta l’estate gli uomini e le donne della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Savona e di tutti i dipendenti uffici territoriali sono stati impegnati in un’intensa attività di vigilanza e controllo sia a terra che a mare lungo tutto il litorale della Provincia, – compreso il territorio del circondario di Loano-Albenga, e dunque Alassio ed Andora, assicurando una costante presenza sul territorio ai fini preventivi ed un ancor più tempestivo intervento in situazioni di pericolo e assistenza.

Il bilancio dell’estate 2015 è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa: dal 22 giugno al 13 settembre sono 40 le persone, su 100 di organico, continuamente spiegate sui circa 90 km di riviera provinciale, e 6 i mezzi navali impiegati. Diverse le iniziative intraprese, finalizzate a sensibilizzare l’utenza sulle tematiche legate alla sicurezza in mare, alla cultura nautica ed alla corretta fruizione delle spiagge: sono stati promossi incontri con le associazioni di categoria, e trasmissioni radio per una maggiore vicinanza verso tutta l’utenza estiva del mare. Sono stati, inoltre, consegnati quasi 600 “bollini blu” che attestano un alto livello di adeguamento alla normativa vigente del settore nautica da diporto savonese. “Tale sensibilizzazione – ha spiegato il comandante Vincenzo Vitale – ha, dati alla mano, prodotto notevoli risultati constatando un sensibile decremento delle violazioni accertate”.

“Alla base della nostra azione ci sono la sicurezza e la salvaguardia della vita umana in mare – ha proseguito – ma anche la tutela dell’ambiente ed il rispetto delle leggi per contrastare ogni forma di irregolarità anche in materia di abusivismo demaniale e di pesca illegale. Costante la presenza di personale in spiaggia e delle motovedette in mare con uscite programmate quotidiane nella fascia oraria 8.00 — 20.00 che si sono aggiunte alla ordinaria attività istituzionale. Importante Ia collaborazione con l’Area Marina Protetta di Bergeggi, dove, come si evince nella relazione annuale della riserva, è stato enfatizzato ‘l’effetto riserva’ grazie alla continua opera di vigilanza del personale della Capitaneria savonese”. Allo stesso modo nell’area specifica di Loano-Albenga, nei confronti dell’area di tutela archeologica dell’isola di Gallinara, dove intensa è stata l’opera di sensibilizzazione e vigilanza sempre con l’intento di preservarla.

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Rilevante l’impegno anche in occasioni delle innumerevoli manifestazioni ludico-sportive svolte su tutto il litorale della provincia. Efficiente ed efficace la cornice di sicurezza posta in essere in collaborazione con le altre forze di polizia a favore dei numerosi turisti, atleti e pubblico partecipante ma anche di bagnanti e dipartisti. Alcuni dati: 41 operazioni di ricerca e soccorso svolte, 83 le persone salvate e 43 le unità rientrate in porto scortate dalle motovedette della Guardia Costiera. Oltre 8000 operazioni di polizia marittima e demaniale che comprendono controlli ambientali, della filiera della pesca, nautica da diporto, esercizi commerciali. Tra di essi, più di 3 mila verifiche sono state rivolte nei confronti di stabilimenti balneari. L’attività ha consentito di accertare e sanzionare 364 illeciti che hanno riguardato trasgressioni all’ordinanza di sicurezza balneare, infrazioni nelle attività di pesca e sulla navigazione da diporto.

Dieci in totale i morti tra i bagnanti: un numero certamente elevato ma, fanno sapere dalla Capitaneria, nessuna di queste morti è avvenuta per annegamento: tutti gli episodi sono legati a malori. “Meritorio, quindi, il supporto delle Associazioni dei bagni marini e dei loro dispositivi di salvataggio, ai fini del suddetto dato zero di annegamenti – ha tenuto a precisare Vitale – Preziosa, inoltre, è stata l’ottima collaborazione con la Provincia, l’ARPAL, l’ASL, i due Consorzi di Depurazione, e le Amministrazioni Comunali da Varazze a Finale Ligure, per la corretta vigilanza sul funzionamento degli impianti di depurazione, consentendo una balneazione sicura e ‘pulita’ ai bagnanti, anche per effetto delle sinergie comunicative e la condivisione dei dati. L’ARPAL ha fatto un eccellente lavoro di monitoraggio con il supporto dei mezzi navali della Guardia Costiera della Provincia di Savona”.

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“Un plauso alla Croce Rossa – ha aggiunto ancora – i cui operatori tutte le settimane hanno preso imbarco sulle motovedette della Guardia Costiera di Savona, e parimenti al Servizio sanitario di emergenza 118 per la tempestività con cui è sempre intervenuto nelle numerose situazioni di pericolo. Pregevole, altresì, il contributo dei vari sodalizi nautici, in particolare dei centri diving, che in numerosi casi di soccorso concorso in modo determinante al salvataggio delle persone in mare”.

Per la prossima stagione la Capitaneria savonese auspica “una maggiore sensibilità di tutte e 19 le Amministrazioni comunali, sulle quali interverrà a breve per una strutturata cooperazione, volta all’istituzione di presidi di salvataggio anche nelle spiagge libere non custodite. Il lavoro di prevenzione e di promozione culturale continuerà ad oltranza, sfruttando il periodo invernale in incontri con tutti gli addetti ai lavori, momenti di informazione presso i sodalizi nautici e le scuole di ogni ordine. Ad esempio la Sezione Blu delle medie di Albissola Marina è addirittura una realtà strutturata con una didattica di cultura marittima, supportata anche dalla Guardia Costiera; quest’anno la Capitaneria savonese intende promuovere, assieme all’Autorità portuale, specifiche attività informative nella Val Bormida ed a Vado. Il tutto improntato sulla cultura della prevenzione, del rispetto delle regole per la corretta e sicura fruizione del mare, sulla prudente condotta delle imbarcazioni (che non vanno gestite come i mezzi stradali), e della tutela ambientale quale must per un vivere sano a favore delle future generazioni”.

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