Loano. Qualcuno lo ha notato seduto in mezzo agli esponenti della “nomenklatura” del centro-sinistra e subito ha fatto partire il gossip circa un suo possibile ritorno in pista ma tra le fila degli avversari. Lui non conferma e quasi smentisce, ma secondo i ben informati nei giorni scorsi ci sarebbe stato più di un incontro per iniziare a gettare le basi di un possibile progetto politico-amministrativo.
Non è passata inosservata la presenza dell’ex assessore di Loano Giacomo Piccinini al teatro Moretti di Pietra Ligure in occasione della visita del ministro Roberta Pinotti di ieri pomeriggio. E non tanto per la sua partecipazione all’evento in quanto tale quanto per il posto che è andato ad occupare tra il pubblico: Piccinini, infatti, era seduto accanto a sua moglie e vicino all’ex consigliere regionale Nino Miceli e al presidente dei Legacoop Gianluigi Granero.
Qualcuno, come detto, ha notato la presenza di Piccinini accanto a due esponenti dell’area di centro-sinistra e subito ha fatto partire il rumor ipotizzando che l’ex assessore alla polizia municipale di Loano della seconda giunta di Angelo Vaccarezza potesse mettere in atto il clamoroso cambio di bandiera e, addirittura, presentarsi alle elezioni del prossimo anno. Magari alla guida di una lista propria in opposizione a quella che supporterà la (quasi certa) ricandidatura dell’attuale primo cittadino Luigi Pignocca. Che ieri sera, tra l’altro, sedeva ben lontano dal suo vecchio collega di giunta (Pignocca era assessore all’ambiente di Vaccarezza).
“Siamo venuti a sentire il ministro – ha spiegato Piccinini sorridendo – L’abbiamo conosciuta ai tempi dell’università, visto che studiava con mia cognata. Mi sono seduto senza guardare chi avevo vicino. E’ stato un caso”.
Quindi niente ritorno in pista. Almeno per ora: “In tanti mi chiedono di ripresentarmi – spiega ancora Piccinini – La passione per il lavoro di amministratore e l’amore per Loano a volte mi spingono a pensare che si potrebbe ‘fare qualcosa’, ma purtroppo ho una professione che richiede molto tempo ed impegno e quindi devo far prevalere la testa sul cuore. Decisioni come queste dipendono da molti fattori, a cominciare dalla famiglia e dalla vita privata”.
L’idea, però, non è del tutto accantonata: “So cosa bisognerebbe fare – conferma senza mezzi termini l’ex assessore – Ma vorrei che a portare avanti il progetto fosse qualcun altro, magari un giovane in grado di proporre qualcosa di nuovo”.
Sul fronte del centro-sinistra loanese, comunque, pare che le scelte siano ormai state prese. Di recente i due gruppi di minoranza, la lista “è Tempo” di Dino Sandre e il Gruppo Misto-Pd di Giulia Tassara, si sono ritrovati a convergere su diverse questioni (l’ultima è la gestione del fondo costituito dalla rinuncia al gettone di presenza dei consiglieri) e ciò farebbe ipotizzare una possibile nuova alleanza tra l’ala civica e quella di centro-sinistra in vista delle prossime elezioni.
A confermare questa ipotesi è anche e soprattutto la carenza, da parte del Partito Democratico, di nomi forti da presentare come capogruppo. L’attuale capogruppo Giulia Tassara ricopre già il ruolo di vice presidente della Provincia e di recente si è vista affidare l’incarico relativo alla costituzione del nuovo Ato idrico, una “patata bollente” che di certo richiederà tutto il suo impegno. Ecco che allora ritorna d’attualità la possibile alleanza tra i due schieramenti.
Che in ogni caso dovranno superare le difficoltà che tre anni fa avevano determinato la scissione tra i due gruppi e, eventualmente, l’ingresso di nuovi candidati di schieramenti e movimenti diversi. Nella futura e probabile lista civica, infatti, potrebbero convergere anche esponenti del Movimento 5 Stelle.