Provincia. Un tour per mostrare ai cugini d’oltralpe le bellezze del territorio e convincerli a includere il savonese nei loro “pacchetti” e nelle loro offerte turistiche. E’ quello organizzato dalla camera di commercio di Savona e che ha coinvolto quattro tour operator francesi, che nella giornata di ieri e ancora per oggi e domani visiteranno diverse località savonesi.
“Abbiamo invitato questi tour operator provenienti da Avignone, Marsiglia e Nizza a visitare la costa – spiega Karin Capezzuoli della camera di commercio di Savona – Li abbiamo accompagnati in visita nei nostri siti più conosciuti e apprezzati e abbiamo mostrato loro tutto ciò che la nostra terra ha di interessante da offrire agli agenti di viaggio. Siamo corsi da una località all’altra e nonostante il meteo inclemente i nostri amici francesi hanno dimostrato di apprezzare. Le reazioni sono state positive, siamo molto contenti”.
Gli esperti hanno cominciato ad “esplorare” la provincia di Savona partendo da levante per poi spostarsi verso ponente. Ieri il tour si è concluso con una visita e un aperitivo all’interno delle grotte di Borgio Verezzi: ad accoglierli c’erano i responsabili del sito e l’amministrazione comunale rappresentata dal vice sindaco Brunella Marmetto. La scelta delle grotte non è stata casuale: perché la Liguria (e il savonese) è mare ma non solo.
“Oltre al mare c’è di più – osserva Gabriella Barossi, guida delle grotte di Borgio Verezzi – Da qualche anno a questa parte il turismo sta riscoprendo anche l’entroterra. Il mare è molto bello, ma l’entroterra è un valore aggiunto. Come le nostre grotte, che parlano da sole e sono le più colorate d’Italia”.
L’obiettivo dell’incontro con i francesi è chiaro: “Abbiamo dato il benvenuto a questo gruppo di tour operator per cercare di sviluppare una ‘amicizia’ e implementare il turismo francese nella nostra regione, che è sempre stato un po’ scarso ma in questi anni ha preso più piede. Speriamo di accogliere i francesi in gran numero in una delle chicche del ponente ligure che è questa grotta”.