Savona. E’ destino, almeno in questi ultimi mesi, che a Savona qualsiasi iniziativa sollevi un polverone. Dalla riapertura di Palazzo Santa Chiara con chiostro asfaltato e “kissing point” all’ormai celeberrimo bitume, solo per citare gli ultimi casi, la polemica infuria sia sul piano politico che quello civile. E così anche una iniziativa che a prima vista appare encomiabile e inattaccabile, come la pulizia volontaria del parco di Villa Zanelli, proposta dal vice sindaco Di Tullio e metta in pratica nel weekend appena trascorso, diventa l’ennesimo caso.
A lanciare il sasso stavolta ci pensano gli Ostinati, community savonese di cittadini che ha come obiettivo far notare le “mancanze” e gli errori dell’amministrazione comunale. Nel mirino non finisce ovviamente la proposta “in sé” di risolvere, seppur parzialmente e temporaneamente, quella che da molti in città era considerata una ferita aperta. Il gruppo contesta invece le tempistiche e le motivazioni alla base della proposta, vista come una mera passerella elettorale, nonché la presenza di alcuni profughi affidati alla Cooperativa Il Faggio (secondo gli organizzatori “esempio di integrazione”, per gli Ostinati “sfruttamento“).
“Villa Zanelli – scrivono sul loro blog – è improvvisamente diventata dopo decenni di oblio la top star più gettonata della hit parade di questa estate. Così importante, mediaticamente parlando, che i furbacchioni di turno, talmente a corto di qualsiasi argomento di un minimo di rilievo e alla disperata ricerca di idee, hanno nuovamente approfittato della situazione e grazie unicamente alla loro posizione ‘dominante’ hanno facilmente messo sull’attenti un po’ di fanti e hanno organizzato una bella sceneggiata“.
“Ovviamente è una pura combinazione che in questo periodo ci siano in ballo delle situazioni molto delicate in questa città – ironizza la Creative Commons Community – Bitume, Aurelia Bis, Piscine, ATA che chiaramente non giovano al ‘Sir di Corinto…’ e che richiedono urgenti azioni diversive e di disturbo. Altrettanto ovviamente è pura coincidenza che siamo ormai in campagna elettorale… Una volta, ai bei tempi, in questi periodi pre elettorali si sviluppava in città un fiorir di attività. Si asfaltavano strade, si rifacevano le strisce pedonali etc. Oggi che non abbiamo più un centesimo bucato la ‘divina provvidenza’ ci viene incontro con tanta bella manodopera straniera (equatoriale) a basso costo se non addirittura a costo zero. Quale miglior opportunità!”.
“Tra le foto pubblicate con gran ‘squillar di trombe’ sulla rete, attirano la nostra attenzione molti primi piani e quelle di gruppo. Un bel gruppone, tanta partecipazione: a ben guardare però notiamo tanti visi noti… e ancor più tanti visi che di savonese hanno ben poco – fanno notare – Questa francamente ci pare una azione vergognosa e meschina. Questi stranieri, nelle pur belle foto, ricordano storie di 300 anni fa; hanno tutta l’aria di essere stati sfruttati per fini propagandistici e questo è profondamente vergognoso e immorale”.
“Troppe sono le ‘combinazioni’ per non pensare diversamente – concludono gli Ostinati – e troppe sono le altre situazioni di degrado della città non affrontate che ci fanno pensare così. La prossima volta (che ci auguriamo non ci sia), per risultare credibili, queste iniziative fatele il giorno dopo le elezioni”.