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Toirano, la denuncia: “La ‘discarica’ di Giasso non è stata bonificata a dovere” fotogallery

Un lettore di Ivg non è convinto dalle operazioni di bonifica e ripristino ambientale attuati in zona

Toirano. “Quella zona è così da più di trent’anni. Quando avevano annunciato che l’avrebbero bonificata abbiamo esultato. Ma le cose non sono come pensavamo e speravamo“. C’è amarezza e qualche perplessità nella mail inviata alla redazione di Ivg.it con la quale un borghettino appassionato di camminate all’aria aperta denuncia le condizioni dell’area intorno all’ex fornace di località Giasso a Toirano.

L’area in questione si trova nei pressi dell’Antica Via della Valle, un percorso frequentato dagli escursionisti. Qui si trova un vecchio forno riconvertito in inceneritore che tra il 1976 e 1985 funzionava come “inceneritore” e veniva utilizzato per distruggere i rifiuti urbani prodotti dai cittadini di Toirano.

Non tutta l’immondizia, però, veniva incenerita nel forno: una parte di essa è stata accumulata a pochi passi dal forno e, con il tempo, è andata a costituire una vera e propria montagnola che è stata ricoperta da terreno e vegetazione fino a mimetizzarsi perfettamente con il resto dell’ambiente.

Trovandosi in una zona non particolarmente stabile dal punto di vista idro-geologico, con gli anni l’equilibro della “montagnola” ha iniziato a venire meno e parte dei rifiuti ha cominciato a precipitare verso il fondovalle. Il sito in questione è suddiviso in due lotti, uno sorgente terreni pubblici, l’altro su terreni privati. Nel corso degli anni le varie amministrazioni comunali toiranesi hanno effettuato sul lotto pubblico diversi interventi per la sua messa in sicurezza e riqualificazione.

L’intervento definitivo è stato messo in atto soltanto un paio d’anni fa, quando l’ex amministrazione del sindaco Silvano Tabò è riuscita ad ottenere dalla Regione i fondi necessari (circa 100 mila euro) per portare a termine l’operazione.

I risultati, però, non convincono del tutto. Almeno, non convincono del tutto il nostro lettore di Borghetto, che spiega: “Qualche giorno fa ho portato il mio cane a passeggio lungo la Via della Valle. Arrivati nella zona di Giasso, ho voluto dare un’occhiata a come erano stati fatti i lavori. Al primo passo il mio cane ha messo la zampa su un coccio di vetro e si è ferito. Ho controllato meglio e ho notato che i rifiuti non erano stati portati via, ma semplicemente erano stati ‘impastati’ con il terreno e lasciati esattamente dov’erano“.

“Come tanti – prosegue – pensavo che una operazione di ‘bonifica e ripristino ambientale’ consistesse nella rimozione di tutto quello che non fa parte dell’ambiente naturale. Invece a Giasso c’è ancora tantissima immondizia. Passino le bottiglie di vetro, che tutto sommato non inquinano (anche se feriscono i cani), ma le bottiglie di plastica, le lattine e le vecchie pentole di metallo? Sinceramente non è quello che mi aspettavo”.

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