Ventimiglia. E’ arrivato il momento dell’addio quattro giorni dopo il drammatico incidente sull’A10 al casello di Imperia Ovest, in cui ha perso la vita Lara Janne, l’agente pubblicitario di 37 anni, volto noto nel Savonese e nell’Imperiese.
Il funerale è stato celebrato nella chiesa di Sant’Antonio a Ventimiglia. Nella città di confine abitano la mamma e i nonni della ragazza.
Una morte che ha lasciato nella disperazione tantissimi amici e tra questi Mauro Vicari, compagno per una vita di Lara. Tanti gli eventi promossi insieme nei locali glamour della Riviera.
Lara era una ragazza amata e stimata dai colleghi di lavoro per la sua puntualità e precisione, ma anche dagli amici che frequentava durante le serate in discoteca. Ancora questa mattina, al cimitero di Oneglia, è stato possibile visitare la camera ardente allestita per volontà dei familiari e degli amici più stretti.
Il feretro è stato quindi trasferito da Imperia a Ventimiglia. Una cerimonia straziante per tutti perché Lara era amata da tutti. Occhi lucidi, sotto tanti occhiali scuri, tutti stretti attorno ai parenti e a Mauro Vicari, il pr della movida della Riviera.
Commozione e incredulità per chi aveva conosciuto una ragazza che negli ultimi tempi aveva anche cambiato radicalmente stile di vita: poche serate in discoteca, tantissime quelle trascorse con i parenti più stretti. la voglia sfrenata di studiare cose nuove. Fino a quel tragico 20 settembre quando, dopo una serata al Bay di Sanremo, ha accettato l’invito di alcuni clienti del locale di farsi accompagnare a casa.
Tra questi c’era anche Ivano P., 30 anni, lombardo. Era ubriaco quella sera. Si era messo al volante dell’Alfa Mito che a folle velocità si era schiantata contro il guardrail allo scambio di carreggiata all’altezza di Imperia Ovest. Lui illeso, Lara morta sul colpo, l’altro passeggero che viaggiava con lei sui sedili posteriori è ancora grave al Santa Corona di Pietra Ligure.
C’è un’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica e che continua. Al lavoro gli agenti della polizia stradale coordinati dal vicequestore Gianfranco Crocco che ieri ha fatto visita alla camera ardente.
La dinamica dell’incidente appare chiara, ma ci sono elementi che devono essere ancora vagliati. Unico responsabile della tragedia sull’A10 è Ivano P., al quale è stata revocata la patente per tre anni. E’ accusato di omicidio colposo e guida in stato di ebbrezza. Nel sangue aveva 1.56 g/l di alcol. Una follia mettersi alla guida di quell’auto dove è morta Lara.