Savona. Sette giorni. Una intera settimana di sciopero della fame: questo il primo traguardo raggiunto oggi da alcuni partecipanti al presidio permanente organizzato dal comitato savonese Acqua Bene Comune in piazza Sisto IV a Savona, a difesa dell’acqua pubblica.
Tra coloro che, oltre alle braccia, hanno “incrociato” lo stomaco c’è Silvio Farinazzo, di Albenga: “Subito io non credevo di riuscire a resistere – mette – invece, magari anche per via della mia conformazione fisica, subito sono sceso da 108 a 100 chili, poi mi sono stabilizzato. E devo dire che forse sto un pelo meglio oggi che ieri”.
“Chiaramente so benissimo che sono cose da non protrarre – spiega – è inutile che mi metta qui a ‘fare il morto’ con la barba lunga. L’importante è che è una presa di posizione, mia come cittadino, perché mi rendo conto che è un momento molto difficile: abbiamo sempre questa data sulla testa del 30 settembre che potrebbe determinare l’entrata delle multinazionali nei sistemi degli acquedotti. E l’ingresso delle multinazionali negli acquedotti significa perdere l’acqua“.
Nel frattempo continuano a fioccare adesioni da tutta la provincia: dopo lo striscione comparso sulla facciata del municipio a Finale Ligure, oggi è stata la volta di Loano, Tovo San Giacomo e Pietra Ligure. Mentre a Savona è arrivato l’appoggio del vicesindaco, Livio Di Tullio: “Ho visto il presidio permanente dei Comitati contro la privatizzazione dell’acqua e mi sono fermato per farmi spiegare le ragioni della protesta – racconta – che in realtà sono più le ragioni di una proposta per una unica azienda pubblica che gestisca l’acqua in tutta la Provincia. Ho votato contro la privatizzazione dell’acqua al referendum (mi dispiace per Renzi ma anche su questo non eravamo d’accordo) e penso che l’acqua debba essere gestita dal pubblico”.
“In Comune non mi occupo direttamente di questi problemi – è il rammarico – tuttavia la proposta del Comitato mi pare sensata e dovrebbe essere verificata con attenzione. Per questo ho chiesto sia al segretario provinciale del PD e anche al presidente della Provincia di incontrare i partecipanti al presidio; il sindaco di Savona è fuori Italia in ferie, quando rientrerà venerdì glo chiederò anche a lui. L’acqua deve rimanere a gestione pubblica – conclude – a maggior ragione in Italia dove si è visto come finiscono le privatizzazioni”.
E intanto continuano le iniziative per sensibilizzare i cittadini circa l’importanza di mantenere il ciclo idrico sotto la gestione pubblica. Oggi alle 17.30 in piazza ci saranno i comici di Zelig e Colorado Cafè “I Soggetti Smarriti” e Daniele Raco, mentre alle 18.30 sarà la volta di Emilio Molinari, già presidente del Comitato Italiano per un contratto dell’acqua, storico attivista a livello mondiale dei movimenti per l’acqua. Domani alle 17.30 invece si terrà un incontro pubblico e confronto tra i sindaci savonesi sul progetto di ripubblicizzazione del servizio idrico predisposto dal Comitato Savonese ABC.