Pontinvrea. Domani in tribunale a Genova si terrà la prima udienza della causa promossa dal sindaco di Pontinvrea Matteo Camiciottoli, presidente regionale di Anpci (Associazione nazionale piccoli comuni), contro la tassa sulla prima casa citando a giudizio la presidenza del consiglio e il ministero degli interni. La battaglia del primo cittadino di Pontinvrea, quindi, approda nella aule del Palazzo di Giustizia in una prima volta storica per la Repubblica Italiana, con un sindaco che ha deciso di citare in tribunale il Governo per far dichiarare incostituzionale la tassa sulla prima casa.
“Abbiamo depositato insieme all’avvocato Mori le memorie – ha spiegato Camiciottoli – Domani vedremo se la giustizia farà il suo corso: se il giudice invierà gli atti alla corte costituzionale, sarà un primo passo verso la cancellazione della tassa più ingiusta che un governo possa imporre con l’aggravante che questo governo usa i sindaci come gabellieri”.
A marzo si era tenuta la prima udienza, di carattere tecnico, con il giudice che aveva acquisito le memorie difensive presentate dal legale di Camiciottoli, Marco Mori, e dall’avvocatura dello stato, con un aggiornamento del processo al 29 settembre.
“E’ iniziato un percorso di giustizia sociale contro una tassa iniqua e anticostituzionale. Sono soddisfatto che sia partito questo processo, convinti che la nostra istanza arriverà al giudizio della Corte Costituzionale, con l’obiettivo che venga finalmente eliminata dal groppone dei cittadini – aveva commentato Camiciottoli all’uscita del tribunale – Dopo questo primo passo mi auguro che anche altri sindaci possano fare lo stesso. Noi abbiamo solamente aperto una porta, abbiamo apparecchiato una tavola nella quale spero anche tanti altri possano sedersi in questa comune battaglia. Noi andremo fino in fondo e qualora il giudice rigettasse la nostra istanza saremo pronti a fare ricorso” conclude il sindaco di Pontinvrea.