Al san paolo

Mondo sindacale in lutto: è morto Marco Pozzi, ex dirigente della Uil

Per tanti anni ha seguito le vicende sindacali relative al settore dei metalmeccanici, amava la musica ed aveva vinto il Girofestival

Savona. All’ospedale San Paolo di Savona è morto questa mattina Marco Pozzi, 54 anni, ex dirigente dei metalmeccanici della Uil che però aveva nel sangue anche la passione per il rally diventando un personaggio noto anche nel mondo dei motori. Era definito un gentleman driver. Da anni partecipava a diversi rally in Riviera e in Piemonte. All’ultimo Sanremo aveva corso su una Pegeout 205 con la figlia Giuliana. 

“Mi unisco nel dolore alla sua amata figlia, alla moglie, alla madre e a tutti quelli, che avendolo conosciuto, ne hanno apprezzato la profonda umanità”, lo ricorda così l’ex segretario della Uilcem Pino Congiu.

Ma Pozzi era anche un grande appassionato di rally. Tanti i messaggi anche da quel “mondo” che a lui piaceva tanto.  Marco Dalmasso scrive: “Ci conoscevamo poco Marco, l’unica cosa che avevamo in comune era il nome e la passione per questo bellissimo sport che per te era una grande passione..Sempre simpatico socievole e disponibile in tutte le occasioni. Ora corri lassù più forte di prima”.

Ivan Viazzi lo ricorda come “un giovane sindacalista della Uilm, con un passato da cantante, attività iniziata per passione ma che l’ha portato a vincere il Girofestival del 1984 e quindi alle porte di Sanremo che chissà magari lo avrebbe proiettato in un mondo che non sarebbe stato quello che voleva. In pochi anni era arrivato alla segreteria eegionale della Uilm, con nel mezzo del percorso un tragico incidente stradale che poteva avere conseguenze fatali, un bel giorno con coraggio che ha sempre dimostrato la sua coerenza ha deciso di lasciare il mondo del sindacato, oramai troppo lontano da quello che era ai tempi di suo padre. Ricordo ancora gli articoli sul giornale dove diceva che “il sindacato non deve essere un’ambulanza che va a raccogliere i feriti” ma deve prevenire i problemi occupazionali e non intervenire solo a fatti avvenuti. Dal quel giorno ha iniziato la sua nuova vita nel mondo del lavoro che ben conosceva, i problemi, le difficoltà”.

Marco Pozzi lascia la moglie Patrizia e la figlia Giuliana. Commovente il messaggio della figlia: “Ciao papà. Ora sei per sempre con la tua tuta rossa. Proteggimi e non lasciare mai la mia mano, come io ho fatto con te. Ti amo grande uomo e padre”.

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