No ai cinesi!

Mobi Store a rischio chiusura per l’arrivo dei cinesi: protesta e polemica a Ceriale fotogallery

Le 34 dipendenti dello storico punto vendita annunciano battaglia per difendere il posto di lavoro. Attacco al Comune di Ceriale

Ceriale. Bandiere italiane non a caso, davanti al punto vendita. E’ polemica a Ceriale sul caso dello storico negozio di abbigliamento Mobi Store sulla via Aurelia: 34 dipendenti donne con la prospettiva di una chiusura dell’esercizio commerciale per la fine dell’anno. Motivo? La concorrenza degli stranieri e l’apertura di un negozio gestito da cinesi proprio nell’area del Famila, nello stabile che è ormai in via di ultimazione.

Le dipendenti hanno iniziato una forte mobilitazione per difendere il proprio posto di lavoro. “Certamente la crisi ha un suo peso nella situazione del punto vendita, tuttavia è chiaro che di fronte a certe forme di concorrenza è difficile stare in piedi. Per noi la chiusura sarebbe una mazzata terribile, siamo tutte donne con famiglia: alla perdita del lavoro non ci vogliamo neanche pensare e per questo daremo battaglia fino alla fine…” raccontano le dipendenti del negozio cerialese.

Ma non solo: Mobi Store, che ha altri punti vendita sparsi per il territorio ligure, non ci sta a questa “invasione” di negozi stranieri e annuncia una dura presa di posizione contro l’amministrazione comunale che ha concesso la licenza, ignorando le esigenze delle imprese locali e del territorio: “E’ evidente che l’atteggiamento del Comune non ci è piaciuto e concedere la licenza ai cinesi è stata una bella batosta, anche alla luce del contesto ancora difficile del settore commerciale” affermano ancora le dipendenti.

“Non comprendiamo perché non siamo stati tutelati e per questo abbiamo messo le bandiere italiane furoi dal negozio: è necessario difendere le realtà e i lavoratori italiani in crisi e speriamo che si possa sensibilizzare la nostra situazione, scegliendo di tutelare l’economia locale” concludono le lavoratrici dello store cerialese.

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