Liguria. Oltre 28 mila fulmini, raffiche di vento fino a 133 chilometri orari, oltre 120 millimetri di pioggia in un’ora e 344 in totale. Sono questi alcuni dei “record” registrati da Arpal in occasione della perturbazione che nelle scorse ore ha colpito la Liguria e ha riversato sul nostro territorio una elevatissima quantità d’acqua. Solo lo stato di partenza del terreno, ovunque con grado di saturazione pari a 0, ha evitato che si verificassero effetti al suolo più gravi di quelli che comunque hanno interessato la regione in più parti.
In linea con le previsioni, le precipitazioni sono iniziate a ponente intorno alle 5 di domenica, hanno attraversato l’intero territorio regionale nella mattinata di ieri, con il passaggio di un’intensa linea di convergenza temporalesca (la cosiddetta “Squall line”) legata al transito di aria fredda in quota. Le precipitazioni hanno inizialmente insistito sul centro-ponente per poi spostarsi più velocemente sulla riviera di Levante con i valori massimi di 103 millimetri in un’ora a Fiorino (Genova) e di 133 millimetri in tre ore sul Colle del Melogno. Nella notte è transitato il sistema frontale principale, preceduto dall’innesco di un intenso sistema temporalesco autorigenerante che ha stazionato per diverse ore sul centro della regione. I temporali sono stati accompagnati da violente raffiche di vento che hanno superato anche abbondantemente i 100 chilometri orari e da intensa attività elettrica.
Le precipitazioni temporalesche più intense sono state registrate su Golfo del Tigullio, Val d’Aveto e bacino del Bisagno dalle 18 di domenica alle 5 di lunedì (123 millimetri in un’ora a Cabanne, 112 millimetri in un’ora a Croce d’Orero, 257 millimetri in tre ore ad Alpe Gorreto. Solo con il passaggio del sistema frontale da ponente a levante, la struttura temporalesca stazionaria ha iniziato a muovere verso est; le precipitazioni nell’estremo levante si sono esaurite in mattinata. Solo nella parte centrale della giornata di domenica una tregua, con la comparsa del sole per circa un’ora.
Tali precipitazioni hanno mandato in crisi molti rii minori, causando allagamenti diffusi da ponente a levante. Fra i corsi d’acqua monitorati, il bacino più grande a rispondere repentinamente è stato quello del Bisagno, che a Passerella Firpo è cresciuto di quasi un metro all’ora, passando dal +1,00 delle 00.15 al +3,78 delle 03.00, fermandosi circa 40 cm prima del livello di esondazione. Fuori dagli argini, invece, l’Aveto a Cabanne e lo Scrivia a Ronco; in sofferenza Entella a Carasco e Panesi, dove si sono allagate le aree golenali.
Nel savonese, il Comune in cui si sono registrare le maggiori precipitazioni (calcolate su una sola ora) è Quiliano, in particolare a Località Montagna, dove si sono toccati i 75 millimetri in un’ora.
Per quanto riguarda invece la pioggia caduta in totale, il comune savonese più “sommerso” è risultato essere Finale Ligure con 221 millimetri.
Forti venti, prevalentemente di scirocco, hanno sostenuto la struttura temporalesca stazionaria: in particolare, la centralina di Fontanafresca, sopra Recco, ha misurato intorno alle 2 di questa notte una raffica a 150 chilometri orari improvviso rinforzo probabilmente associato a un cosiddetto “downdraft” temporalesco. Impressionante anche lo spettacolo offerto dal cielo: l’intero territorio della regione, incluso il bacino del Mar Ligure, è stato solcato da oltre 28 mila scariche elettriche, che hanno sottolineato il carattere fortemente temporalesco delle precipitazioni.