Giustenice. Le famiglie degli alunni della multiclasse della scuola primaria di Giustenice sono sul piede di guerra tanto da essere pronti a boicottare l’inizio delle lezioni previsto per lunedì mattina. A scatenare la rabbia di una numerosa rappresentanza dei genitori dei bimbi è la decisione da parte del direttore didattico dell’istituto comprensivo di Pietra di trasferire le maestre della classe in questione nella primaria di Magliolo.
Una scelta che le famiglie degli alunni di Giustenice ritengono “incomprensibile” e “inaccettabile” per diversi motivi. “La multiclasse non è di semplice gestione, ma le maestre Tiziana e Maria, grazie alla loro bravura ed esperienza, hanno sempre saputo portare avanti i programmi nel migliore dei modi. Inoltre tra gli alunni ce n’è anche uno diversamente abile che gode di un ottimo rapporto con le insegnanti. A nostro avviso quindi la scelta di distruggere questo equilibrio è decisamente infelice” spiegano i genitori.
A sollevare le maggiori perplessità delle famiglie degli alunni sarebbe però un altro aspetto: a loro giudizio non c’è infatti una ragione valida per motivare il trasferimento delle due maestre. “Quando tre giorni fa abbiamo saputo dello spostamento abbiamo subito cercato un confronto con il dirigente didattico, ma senza successo. Non siamo riusciti ad ottenere una risposta ufficiale, ma, ufficiosamente, ci risulta che la scelta sia stata dettata dalle lamentele dei genitori della primaria di Magliolo. In pratica si sarebbero lamentati per ottenere un cambio dei loro maestri ed avrebbero chiesto di poter avere le insegnanti di Tovo” dicono le famiglie tovesi secondo cui, alla luce di questa richiesta, il dirigente dell’istituto comprensivo avrebbe disposto il trasferimento.
Una decisione che ha mandato su tutte le furie i genitori degli alunni della mutilasse che preannunciano battaglia: “Lunedì mattina siamo decisi a boicottare l’inizio delle lezioni. Non porteremo i bimbi in classe e ci presenteremo noi a scuola chiedendo di incontrare il dirigente. Non ci sembra giusto che da noi arrivi un insegnante neolaureato, del quale non vogliamo mettere in dubbio la capacità, ma che non ha esperienza nella gestione di una multiclasse”.
Oggi una delegazione di genitori incontrerà la preside Ivana Mandraccia e il suo staff per cercare di arrivare ad una soluzione condivisa. Nel caso in cui la scuola non fornisca una spiegazione convincente che motivi il trasferimento, i genitori sono pronti a ricorrere alle vie legali: “Abbiamo già preso contatti con un avvocato. La decisione di spostare due maestre è impugnabile dal tribunale amministrativo soprattutto se si violano i diritti delle parti più deboli. Il provvedimento deve perseguire gli interessi pubblici della comunità e non interessi particolari di un singolo ovvero di una ristretta cerchia di persone a discapito di altri. Quindi chiederemo accesso agli atti per vedere la motivazione del provvedimento” concludono i genitori degli alunni di Giustenice.
I genitori hanno chiesto l’intercessione del sindaco Mauro Boetto, che ha subito preso contatti con la preside della scuola Ivana Mandraccia: “Non è mia competenza entrare nelle scelte operative e organizzative dell’istituto comprensivo – ha scritto il primo cittadino in una mail inviata alla dirigente scolastica – però auspico che tali criticità possano risolversi. Grazie al bando ministeriale ‘Scuole Sicure’ la nostra amministrazione farà a brevissimo un investimento considerevole (165 mila euro) sulla struttura scolastica e mai e poi mai vorrei assistere ad un’importante diminuzione della presenza di alunni nelle aule di Giustenice”.
“La protesta dei genitori mi preoccupa – aggiunge Boetto – Mi spiace molto che la maestra Tiziana sia stata trasferita altrove, ma chi ha operato la scelta di sicuro ha avuto le sue ragioni per procedere in questo modo. D’altro canto, sono ben lieto dell’arrivo della nuova insegnante, che sono certo sarà in grado di prestare un importante servizio alla nostra comunità e ai nostri ragazzi. In ultimo, spero che le eventuali problematiche evidenziate dai genitori possano risolversi nel migliore dei modi proprio per evitare che i bambini vengano trasferiti nella scuola di un altro paese. Il numero degli alunni che quest’anno e anche nel prossimo futuro dovrebbero iscriversi al nostro istituto è piuttosto alto, ma anche in considerazione dell’investimento da 165 mila euro che la nostra amministrazione sta portando avanti auspico che non ci sia nessuna ‘fuga'”.
Dal canto suo, la preside si dice pronta al dialogo: “Abbiamo deciso di incontrare i genitori – spiega – perché finora non ci siamo mai incontrati né parlati. Ritengo che prima di lanciare accuse e prendere posizioni sia importante confrontarsi e discutere. Io mi sono insediata il primo settembre e mi sono trovata a gestire situazioni ereditata dalla precedente dirigenza. Tra queste c’era anche quella riguardante la scuola di Magliolo, che andava avanti da diversi anni. Vista la situazione, io e il mio staff ci siamo messi al lavoro per cercare di ridare dignità anche alle classi di quel plesso, che negli anni sono state trascurate. Le risorse sono quelle che ci sono e così abbiamo deciso di assegnare alle scuola due docenti, uno più esperto in grado di fare da tutor e uno di nuovo ingresso ma comunque già esperto perché già da anni in servizio anche se come precario”.
“Il nostro – spiega ancora la dirigente – è un istituto comprensivo che è dislocato su cinque paesi e ha tantissimi alunni, quindi bisogna ragionare in termini di scuola unica (con risorse che vanno dosate) e, in generale, guardare all’interesse complessivo e non solo a quello di un unico comune. I diritti sono di tutti o di nessuno. L’istituto comprensivo deve prendersi cura di tutti gli alunni. La scuola di Giustenice va vista certamente come una risorsa per tutto il plesso e a nessuna scuola deve capitare di cambiare insegnanti ogni anno”.
Circa il possibile boicottaggio dei genitori spiega: “Capisco le proteste dei genitori e spero che il dialogo tra loro e la scuola possa portare a superare questi problemi. Capisco meno la scelta di non mandare a scuola i bambini. Sembra quasi che si voglia scaricare sui bambini il prezzo delle incomprensioni che possano esserci state. Nell’incontro di oggi inviterò i genitori a portare i loro figli a scuola. Perché sia veramente un buon primo giorno di scuola per tutti”.