Manifestazione

Loano, davanti al municipio sit in di mamme contro il degrado dei parchi video

In consiglio comunale è stata discussa un'interpellanza sulla sicurezza presentata dalla minoranza

Mamme Loano Sit In

Loano. Un mini sit-in di protesta davanti al Comune, una serie di proposte protocollate e inviate all’amministrazione, l’interpellanza della minoranza in consiglio comunale e la risposta dell’assessore che non soddisfa.

E’ stata il “pezzo forte” dell’assemblea del parlamentino tenutasi nella tarda mattinata di oggi la protesta delle mamme (e non solo) di Loano preoccupate per il degrado e il livello dell’ordine e della sicurezza che da qualche tempo si respira nei parchi della cittadina rivierasca.

La questione è nota. Qualche mese fa un gruppo di mamme aveva pubblicato su Facebook una serie di immagini che mostravano lo stato del parco “Leone-Grossi”: nelle foto si notava la presenza di rifiuti gettati a terra senza troppa cura (si tratta per lo più di lattine di birra e alcolici) e di persone di diversa etnia sostare vicino alle giostrine. Altre, invece, dormivano a terra sotto gli alberi a pochi passi dai giochi.

Loano Degrado Parco Giochi

Il quadro non lasciava tranquilli i genitori dei piccoli che frequentano il parco che si trova sotto le poste e più in generale tutti gli altri parchi cittadini. Non per nulla, alcuni avevano fatto scattare una raccolta firme per chiedere l’installazione di telecamere di sorveglianza e una maggiore presenza delle forze dell’ordine.

La petizione ha ottenuto una notevole risonanza e grazie anche al banchetto organizzato sabato scorso in piazza Rocca ha toccato quota 500 sottoscrizioni.

Questa mattina è andata in scena la seconda parte della mobilitazione, quella “costruttiva”: alcune mamme, infatti, si sono ritrovate davanti a Palazzo Doria per un mini sit-in il cui obiettivo era sensibilizzare l’amministrazione sul degrado dei parchi e chiedere un intervento risolutivo.

Mamme Loano Sit In

La preoccupazione delle mamme ha trovato una sponda nel movimento dei “Cittadini Attivi Loanesi”, che proprio questa mattina ha depositato in municipio sette proposte per “migliorare la vivibilità del nostro paese, rendendo i cittadini i principali attori di un processo partecipativo”.

La prima: l’attivazione dell’applicazione “Decoro Urbano”: “E’ un servizio web 2.0 per una cittadinanza attiva, per un filo diretto tra cittadini ed istituzioni. E’ uno strumento gratuito per il cittadino, un sito ed un’applicazione mobile per la segnalazione dei disagi via smartphone e Pc. E’ uno strumento gratuito per le istituzioni, un servizio innovativo per comunicare in modo inequivocabile la presenza sul territorio e la tutela dei beni comuni. Il progetto è in costante sviluppo, attualmente è possibile inviare segnalazioni in merito a: rifiuti, dissesto stradale, zone verdi, vandalismo/incuria, segnaletica, affissioni abusive. Si accede al sito o alla applicazione fotografando il problema, il sistema controlla se la segnalazione è pertinente e successivamente il comune la prende in carico. Il Comune che aderisce gratuitamente diventa un comune attivo e dispone di parecchi strumenti quali: homepage personale, applicazione personalizzabile, accesso amministratore con pannello di controllo, materiale divulgativo”.

Seconda proposta: “Tempo fa è partito a Loano l’iniziativa ‘Adotta il tuo spazio’ purtroppo poco pubblicizzata. Ebbene, che si divulghi maggiormente questa iniziativa integrandola con la possibilità, da parte dei cittadini, di contribuire economicamente. Ad esempio, se in un quartiere o una via si volesse acquistare delle telecamere da istallare e collegare alla rete comunale, bisogna trovare il modo di renderlo possibile, magari attraverso bonifici alla tesoreria dedicati, ovviamente dopo averne concordato le modalità con gli uffici preposti”.

Occorre organizzare incontri periodici con le forze dell’ordine e l’amministrazione, creando un apposito osservatorio/consulta di cittadini provenienti dai vari quartieri della città che portino a conoscenza delle istituzioni ciò che non va o propongano dei suggerimenti migliorativi nei vari settori.(esempio,gestione rifiuti,viabilità,decoro) All’uopo, si è pensato di istituire un apposito sportello virtuale da creare sul sito internet comunale e/o una modulistica da recapitare direttamente all’Urp”.

“La creazione di un gruppo di ‘volontari del decoro’: cittadini opportunamente istruiti che in determinati orari e zone della città, precedentemente segnalate dai cittadini stessi, controllino il territorio muniti di apposita pettorina segnaletica e radio collegata ai vigili urbani, effettuando segnalazioni di situazioni potenzialmente pericolose(anche tramite l’app Decoro Urbano)”.

Proposta cinque: “Bilancio partecipativo: stabilire una quota del bilancio annuale del nostro comune a disposizione della cittadinanza regolamentata da un apposito regolamento, sviluppando delle idee da sottoporre alla popolazione, la quale poi sceglierà quella migliore che verrà, con quei fondi, realizzata”.

E poi ancora la “installazione telecamere fisse nei parchi pubblici di Loano al fine di dare maggiore percezione di sicurezza nei residenti ed al contempo scoraggiare i malintenzionati” e dare vita ai parchi: “Occorre dare la possibilità di istallare dei chioschi rimovibili o delle attività ludiche (gonfiabili, attività circensi, ecc) nei pressi dei parchi, oppure organizziamo degli spettacoli/manifestazioni al loro interno, al fine di rendere più ‘controllati’ questi luoghi sensibili ad alta frequentazione di minori”.

Mamme Loano Sit In

Subito dopo il sit-in è cominciato il consiglio comunale, che tra i suoi punti aveva un’interpellanza presentata dalla lista civica di minoranza “è Tempo” e riguardante proprio lo stato dei parchi: “Nei mesi scorsi – ha ricordato Betti Garassini – sindaco, assessori e consiglieri hanno ricevuto diverse segnalazioni, lettere e fotografie che documentavano lo stato di tanti parchi cittadini e la preoccupazione dei genitori. Con questa interpellanza vogliamo chiedere all’amministrazione se abbia dato una risposta concreta ai cittadini che e se siano state intraprese iniziative volte a risolvere questi problemi”.

“La tematica è molto ampia e richiede l’impegno di tutte le istituzioni – ha proseguito – trattandosi di lotta alla criminalità, un Comune da solo può incidere fino ad un certo punto. Ma la questione ha risvolti riguardanti l’ordine pubblico, il disagio sociale e di decoro urbano e qui l’amministrazione sì che può intervenire”.

Il sindaco Luigi Pignocca ha risposto: “Le segnalazioni dei loanesi sono molto importanti: i cittadini sono i nostri occhi sul territorio e ci permettono di essere là dove da soli non siamo in grado di arrivare. La nostra amministrazione ha sempre ascoltato e ha sempre tentato di dare risposta tutte le richieste cercando anche di essere presente direttamente là dove si verificano questi episodi. Ma il mantenimento del decoro urbano è una lotta quotidiana che richiede l’intervento di tutti, non solo quello del Comune”.

L’assessore alla polizia municipale Luca Lettieri ha snocciolato qualche dato: “L’amministrazione è sempre attenta su questi temi. Non per nulla il sindaco, il comandante dei vigili e il sottoscritto hanno promosso degli incontri con alcuni cittadini in occasione dei quali sono state spiegate le modalità di intervento dei nostri agenti attraverso la centrale operativa. Altri incontri si sono tenuti tra gli stessi cittadini ed il comandante della compagnia dei carabinieri di Albenga. In tali occasioni, dedicate all’ascolto dei cittadini, sono state raccolte informazioni (anche documentazione fotografica) e consigli utili per orientare l’attività dei carabinieri e della municipale che hanno rafforzato la collaborazione e il coordinamento”.

Nell’ultimo anno la municipale loanese ha messo in atto diverse strategie: “Abbiamo predisposto una unità di vigilanza affinché fossero controllate le zone a mare e una pattuglia di pronto intervento motociclistica per la rilevazione degli incidenti stradali quale attività primaria demandata per legge alla polizia locale. Abbiamo cercato di dare risposta alle sempre più pressanti richieste di sicurezza provenienti da cittadini, comitati civici ed associazione di categoria. Inoltre, abbiamo continuato a svolgere quelle funzioni inderogabili fondamentali attribuite per legge nelle materie di specifica competenza”.

Qualche numero: “Da dicembre dello scorso anno sono stati assicurati servizi pluri-giornalieri di: controllo dei parchi pubblici situati nel territorio comunale, controlli a piedi all’interno del centro storico e della zona a traffico limitato con riguardo ai giardini comunali e parchi pubblici. I controlli derivanti hanno comportato l’impiego di unità singole o pattuglie della municipale per un totale di mille e 156 ore (pari a circa 25 per cento di tutto il tempo dedicato ai servizi appiedati), da suddividere quasi equamente tra le due tipologie di servizio. I controlli effettuati nelle più differenti ore della giornata hanno rilevato carenze di manutenzione (prontamente segnalata agli uffici competenti) senza evidenziare tuttavia particolari situazioni di degrado, presenza assidua di bivacchi o addirittura accampamenti abusivi o comunque fatti di particolare rilevanza amministrativa e penale”.

Mamme Loano Sit In

Per quanto riguarda il controllo dei parchi: “Con i carabinieri di Albenga sono stati effettuati controlli volti all’individuazione di persone dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti anche con l’utilizzo delle telecamere mobili in dotazione alla nostra polizia locale. Le attività di indagine e di presidio dei carabinieri hanno portato all’arresto di due stranieri, processati per direttissima e condannati”.

Questa estate sono stati effettuati interventi contro l’abusivismo commerciale sulle spiagge: “In 512 di lavoro – ha aggiunto Lettieri – sono stati effettuati 57 sequestri amministrativi, 21 sequestri penali di cui 2 a carico di soggetti noti segnalati all’autorità giudiziaria. Questa attività è stata svolta in collaborazione con l’associazione bagni marini di Loano. Nel corso della stagione estiva nei periodi di picco delle presenze turistiche è stato potenziato il controllo delle zone a mare del territorio comunale con l’istituzione di posti fissi di presidio in corrispondenza degli assi viari principali e per la tutela dell’incolumità dei pedoni. Ingente è stata l’attività posta in essere per la repressione del fenomeno dell’accattonaggio; numerosi sono stati gli interventi compiuti che hanno originato 71 verbali di violazione ed il sequestro finalizzato alla confisca dei proventi per attività illecita per 101.34 euro”.

L’impegno delle forze dell’ordine ha visto il supporto del sistema di videosorveglianza comunale allestito nel 2006 e potenziato nel 2013 e che conta un totale di 60 telecamere: “L’amministrazione comunale considera la video sorveglianza un progetto in divenire fondamentale per il presidio del territorio. È evidente che per dare una maggiore risposta alla richiesta dei cittadini di nuove installazioni, non si possa non tenere conto dei vincoli di finanza pubblica imposti dai Governi, nessuno escluso, nell’ultimo decennio. Spesso ci viene rivolta la domanda se la video sorveglianza è stata utile per le indagini della polizia municipale e delle forze dell’ordine. Nel corso degli anni, abbiamo trasmesso ai carabinieri, stradale e finanza diverse registrazioni. Queste sono risultate essere molto utili alla municipale per la ricostruzione di furti, danneggiamenti e incidenti stradali. Infine, tenuto conto che ogni registrazione è legata ad una circostanza per la quale si svolgono indagini, il dato che si può stimare, è quantificabile mediamente a 30 casi all’anno”.

La video sorveglianza come è stata concepita e realizzata ha una funzione di deterrenza che è propria delle politiche di sicurezza locali e corrisponde a quella di scoraggiare atti criminosi nello spazio pubblico. La funzione di deterrenza riguarda principalmente i reati di tipo ‘strumentale’, come furti o rapine: la videosorveglianza si mostra più efficacie nel prevenire i crimini contro la proprietà pubblica e privata. Le modalità in cui si sono verificati alcuni furti dimostra che l’evento criminoso è stato pianificato evitando accuratamente le riprese della video sorveglianza comunale. Le telecamere non producono un impatto significativo sulla criminalità in spazi pubblici ampi e caratterizzati da molteplici vie di accesso e di fuga, mentre risultano più utili se dislocate in aree ben delimitate, ove gli ingressi sono circoscritti. L’obbiettivo che ci siamo prefissati è proprio questo: l’installazione di telecamere nel maggior numero di aree circoscritte in cui presidiare le vie di accesso. Un risultato ottenibile con un patto di stabilità interno che consenta maggiori investimenti”.

La risposta di Lettieri non ha soddisfatto le mamme né i “Cittadini Attivi”: “Quella che ci è stata fornita non è una risposta alle nostre preoccupazioni – hanno osservato – Siamo insoddisfatti specie per quel che riguarda la partecipazione della cittadinanza. Noi abbiamo un’altra visione: pensiamo che coinvolgendo la popolazione si riducano gli episodi vandalici e criminosi creando un maggiore senso civico. Creare osservatori o tavoli di lavoro o attivare applicazioni dedicate (come quella per il decoro urbano) è gratuito e non intacca il patto di stabilità, utilizzato sempre come scusa per non fare nulla o poco”.

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