Savona. “Come partito che dalla nascita ha sempre rappresentato i lavoratori, in momenti in cui la lotta di classe era una vera emergenza sociale vitale per le famiglie, noi socialisti crediamo che i nostri elettori non possano che provare un forte senso di disgusto nel vedere sfruttata una vicenda triste e delicata per meri scopi elettorali, e desideriamo che i concittadini ne siano consapevoli”. Così si esprime la segreteria del Partito Socialista di Savona in una nota sulla vicenda dei licenziamenti disciplinari di due dipendenti, Dario Lavagna e Luigi Cavaliere, da parte di ATA.
“La politica savonese non trova di meglio che scadere, dalla già bassa statura che appartiene a buona parte di essa di marchette e favoritismi, allo sfruttamento in perfetto stile salviniano delle tragedie della vita, piccole o grandi, volute o trovate che siano – accusa il Psi – Nel merito della vicenda non si deve essere giustizialisti coi dipendenti, ma riteniamo che lo stesso trattamento vada riservato ai dirigenti dell’azienda comunale. Non è credibile che dei dirigenti pubblici assumano decisioni tanto gravi quanto difficili senza alcuna ponderazione, come invece crediamo che sia molto più semplice far finta di nulla o nascondere eventuali mancanze, triste consuetudine italiana a tutti i livelli”.
“Siamo convinti che, in uno Stato di Diritto, e noi vogliamo che tale sia il nostro, nessuno possa pensare di sostituirsi o di poter influenzare l’autorità giudiziaria che sarà chiamata a decidere nel merito della vicenda – concludono i socialisti – e ci auguriamo soltanto che siano tutelati al meglio e secondo giustizia gli interessi di tutte le parti, lavoratori, dirigenti e, non ultimi, i cittadini che pagano le tasse”.