Pietra Ligure. Una asfissia provocata dall’impiccamento. Questa la causa della morte di Pavel Ionut, rumeno di 35 anni, deceduto all’interno dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure dopo essere rimasto agganciato al collo con la cinghia del suo zainetto, mentre stava scavalcando una ringhiera. Questo il responso dell’esame autoptico eseguito oggi sul corpo del 35enne: l’autopsia è stata disposta dal sostituto procuratore Ubaldo Pelosi, che ha aperto una inchiesta sul decesso dell’uomo.
Appurata la morte accidentale e la tragica fatalità, l’indagine vuole appurare se al momento della morte il 35enne fosse ubriaco o sotto l’effetto di qualche sostanza che gli abbia impedito di liberarsi e salvarsi: per questo sono stati effettuati prelievi e i risultati degli esami tossicologici si conosceranno solo tra un mese. La morte sarebbe sopraggiunta dopo qualche minuto di agonia, nei quali il 35enne ha tentato inutilmente di divincolarsi dalla cinghia.
L’uomo, che da tempo soffriva di problemi di alcolismo, era stato ricoverato la sera di giovedì a seguito di un problema ad un piede. Era stato dimesso intorno alle 23:22, poi al mattino seguente, intorno alle 5:40, era stato trovato cadavere da una infermiera.
Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire le ultime ore di vita dell’uomo: al vaglio anche la cartella clinica del 35enne. Ora si attendono solo i riscontri tossicologici per chiudere il cerchio sull’inchiesta.