Si discute

Forno crematorio, Martino replica ad Ata: “Frasi inopportune, pensino a realizzare velocemente l’opera”

luca martino

Savona. “Noi approveremo la delibera il prima possibile, Ata pensi a realizzare l’opera”. Queste, in sintesi, le parole dell’assessore alle partecipate Luca Martino il giorno dopo lo “sfogo” di Ata: i dirigenti, nello spiegare ai media l’episodio del licenziamento disciplinare di Dario Lavagna e Luigi Cavalieri, avevano sottolineato come il clima instauratosi intorno all’azienda mettesse a rischio anche il progetto della nuova area crematorio.

Uno degli avvocati si era detto in sostanza “sorpreso” dal fatto che la motivazione della sospensione risiedesse in una vicenda che definiva “privata” e “specifica”, e aveva ventilato l’ipotesi di un eventuale danno erariale. Martino, pur dicendosi assolutamente favorevole all’opera, si mostra indispettito: “Nella commissione di giovedì scorso, dove finalmente è approdata una nuova delibera operativa, ho rivolto un appello a tutti i consiglieri, di maggioranza e di minoranza, affinché dopo una discussione che approfondisse ogni aspetto ritenuto utile si arrivasse ad una decisione che consenta l’avvio dei lavori e la realizzazione di un’opera che la città attende da troppo tempo. La Commissione ha deciso di rinviare la discussione a seguito di una serie di considerazioni sui rapporti tra Comune e Ata. Sorprende il riferimento da parte di un legale di Ata ad un danno contabile in relazione ad una libera e ovviamente legittima discussione di una Commissione consiliare del Comune, tema evidentemente del tutto privo di fondamento”.

Martino ricorda di essere sempre stato un sostenitore del progetto: “La nuova area crematoria di Savona è un’opera di grande importanza per la città per la cui realizzazione sono personalmente impegnato da anni, di fatto dall’inizio del mio mandato amministrativo. Alla fine del primo mandato, all’inizio del 2011, sottoposi al Consiglio comunale una proposta di creazione di una società ad hoc per la realizzazione dei nuovi forni, che il Consiglio approvò. Se quella deliberazione avesse avuto seguito operativo oggi avremmo realizzata la nuova area crematoria già da due o tre anni. Prevalse in maggioranza l’opinione di modificare quella delibera e, pur non considerandola la scelta migliore per l’inevitabile allungarsi dei tempi di realizzazione, mi sono adoperato per dare impulso all’operazione nelle nuove modalità decise”.

“Penso che quella delibera vada approvata – conclude Martino – e sono al lavoro con il Sindaco e la maggioranza perché ciò possa avvenire nel più breve tempo possibile. Detto questo, appare inopportuno ogni commento da parte di un’azienda partecipata dal Comune sulla libera discussione degli organi deliberativi, Giunta, Commissioni e Consiglio, del Comune stesso. Compito di Ata sarà, appena approvata la delibera, realizzare l’opera nel più breve tempo possibile”.

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