Albenga. “Il servoscala funziona, è stato recentemente revisionato e ricollaudato”. Così Riccardo Badino, il preside della scuola primaria di Albenga “Don Barbera”, risponde alle nuove polemiche sollevate nei giorni scorsi sull’accesso all’istituto scolastico per il piccolo Francesco, il bimbo disabile di Albenga che lo scorso anno era stato costretto a non andare più a scuola a causa dei problemi tecnici al servoscala della scuola albenganese.
“Nel colloquio con i genitori dell’alunno disabile ho rappresentato possibili scenari, tra questi quello di una eventuale astensione dalle lezioni da parte degli altri alunni qualora procedessi a disporre nuovamente lo spostamento della classe al piano terra. In quel caso l’alunno potrebbe trovarsi da solo, compromettendo integrazione scolastica” spiega il dirigente scolastico.
“Va ricordato che per tutto l’anno scolastico scorso gli alunni della classe interessata hanno accettato un trasferimento a piano terra, lontano dalle altre classi e quindi senza possibilità di attività condivise. Tale soluzione, peraltro, riduceva la possibilità di assistenza da parte dei collaboratori scolastici, che, per l’esiguità del loro numero, debbono essere collocati dove si concentrano le scolaresche di Scuola Primaria e di Scuola dell’Infanzia”.
“Tale soluzione doveva avere carattere provvisorio, per dare tempo all’amministrazione comunale di trovare una soluzione al problema, ma per ragioni che ignoro, fattasalva l’attesa delle caratteristiche tecniche della nuova carrozzella, una decisione e un intervento risolutivi non sono ancora stati assunti”.
“La sostituzione del servoscala con un modello più idoneo consente, come avvenuto fino ad oggi, un parziale accesso all’edificio limitato al solo primo piano, escludendo la possibilità di raggiungere il secondo, perché all’interno delle due ali non esiste la possibilità di usufruire di un impianto elevatore” aggiunge ancora il preside.
“L’impianto attuale funziona ed è compatibile con l’attuale peso del bambino più la carrozzella, quindi non vi è motivo per non utilizzarlo e pretendere il mantenimento della classe in posizione isolata al piano terra, spostamento che è pur stato accettato per un intero anno scolastico dagli altri alunni”.
“La previsione di una prossima sostituzione della carrozzella con un modello più pesante, da tempo annunciata richiede oggi una decisione non più rinviabile da parte del Comune per l’acquisto di un nuovo impianto elevatore (quello esistente ha, comunque, 20 anni), ovvero l’installazione di un ascensore esterno capace di raggiungere ogni livello dell’edificio”.
“Chiedo che sia restituita dignità alla scuola che ha fatto il possibile, rispetto ai propri mezzi, per superare il problema e che, negli anni precedenti ha accolto altri alunni disabili, anche in carrozzella, assicurando loro l’accesso all’edificio. Se possibile tutti coloro che hanno a cuore la tutela dei diritti, il buon funzionamento dei servizi pubblici, l’idea di una comunità accogliente e solidale, si sforzino di accantonare i motivi di polemica e concorrano, per quanto possono, a rendere concretamente praticabili i loro valori” conclude il preside.