Borghetto Santo Spirito. Accusato di aver violentato un ventinovenne brasiliano, don Francesco Zappella parrocco di Sant’Antonio da Padova a Borghetto Santo Spirito, esce allo scoperto. “Sono solo calunnie, ma commesso niente del genere. Questa è una montatura bella e buona anche perché dal 2004 non vado più in missione. Anzi vado una volta all’anno a controllare la mia missione, ma niente di più e nella mia parrocchia non ci sono gruppi giovanili”, dice il sacerdote che è stato anche missionario in Uruguay e in particolare nella cittadina uruguaya Treinta e Tres.
Don Zappella aveva conosciuto quel giovane che ora lo accusa in un collegio rieducativo dove era stato mandato per il suo passato burrascoso. Ha sei figli e soprattutto ha un’accusa per violenza sessuale di una dodicenne. “Ho oltre 600 testimonianze a queste affermazioni. Ma ora non contano. Vogliono uccidermi e lo stanno facendo, ma io vado a testa alta e dico messa”.
Secondo quanto raccontato al pm Giovanni Battista Ferro le violenze si sarebbero ripetute anche in un alloggio di Albenga. “Da quella casa di proprietà di una donna l’ho fatto rientrare in anticipo in Sud America perché molestava una bimba, altro che…Si tratta di calunnie dietro le quali ci sta un prete della diocesi e Zanardi, il nuovo paladino della giustizia. La gogna mediatica è ciò che uccide”, sottolinea il parroco che nei giorni scorsi è stato nominato collaboratore di monsignor Borghetti alla Caritas. “Sono innocente – ripete – Sono qui vengano ad interrogarmi”.
Nel frattempo però l’avvocato della Rete L’Abuso, Sergio Cavaliere fa sapere che “la querela nei confronti del prete e di altri due colleghi uruguayani, padre Gabriel Tojos e Sebastian Silvera verrà presentata all’ufficio centrale della polizia di Montevideo. La querela sarà inviata alle autorità dell’Uruguay e alle varie ambasciate”.
Intanto don Francesco ha deciso di raccontare la sua “verità” ai suoi parrocchiani e amici tramite un messaggio su Facebook pubblicato ieri sera:
Carissimi, eccomi ancora una volta a dover lottare contro le calunnie, contro persone senza scrupoli che hanno come mira quello di diffamare le persone e si sentono dei novelli Savonarola.
Quanto dà fastidio che il Vescovo Borghetti mi abbia dato questo nuovo incarico, che non è di prestigio ma di profondo impegno e carità Cristiana.
La mia coscienza è a posto, la gogna mediatica è tanta e ti distrugge, io sono qui al mio posto, ho un Vescovo che sa tutto e mi sprona ad andare avanti.
Certo, la cosa più triste è che dietro a tutto questo ci sia anche un sacerdote che si sente “il giusto” che crede di avere in mano la verità. ma, forse si è dimenticato che chi “semina vento, raccoglie tempesta” e che i “Catari”, erano e sono eretici.
Certamente ne risente anche la salute come se già non avessi abbastanza di quello che ho. Ma, come spesso dico, “nella mia debolezza è la Tua forza Signore”.
Pregate per me e anche per quelli che hanno dato il via a queste cose infamanti. Io mi affido totalmente al Signore e alla Sua e nostra Mamma Celeste. Grazie del vostro affetto e della vostra amicizia.
Vostro don Francesco