Savona. L’ultima edizione di “A&B”, il mensile della Federazione degli Ordini degli Ingegneri della Liguria, è dedicato alla vicenda del deposito di bitume appena bocciato dalla Regione Liguria.
Gli Ingegneri, oltre a ricostruire una serie di “incongruenze leggendo alcuni atti tecnici”, definiscono “lo ‘stop’ appena arrivato dalla Regione certo positivo, ma è una sconfitta della politica, che rinnega i propri atti. Non c’è da essere contenti. Se norme ambientali così restrittive da rendere impossibile, per un cittadino, la realizzazione della cuccia di un cane o di un pergolato, hanno consentito questo, forse bisognerebbe – con l’aiuto delle professioni tecniche – procedere ad una profonda revisione di leggi e regolamenti, nella direzione della semplicità, certezza, univocità ed efficacia”.
Il Presidente savonese ing. Fulvio Ricci, nell’editoriale si chiede com’è stato possibile arrivare a questo punto: “Non c’erano forse un Prg, un Puc, un Prp, un Ptcp da consultare a suo tempo facendo un’analisi tecnica adeguata prima di prendere delle decisioni? Forse all’interno dei singoli enti mancavano le competenze?”. E ricorda come “dal 1925 (RD n. 2537), vige una norma che consente agli Enti pubblici di rivolgersi agli Ordini professionali per richiedere pareri, fra l’altro non onerosi”.
“A&B” pubblica inoltre stralci di documenti e foto che dimostrano alcune contraddizioni tecniche di cui non si è tenuto conto nella vicenda.
Infine, sempre nello stesso numero, un appello del presidente della Federazione, ing. Maurizio Michelini, agli operatori economici a partecipare al bando regionale – che scadrà il prossimo 30 ottobre – per l’acquisto di dispositivi di protezione anti-alluvione.