Savona. Sesto giorno di presidio con sciopero della fame da parte del Comitato Savonese Acqua Bene Comune in piazza Sisto IV a Savona. Continua la pioggia di adesioni, anche illustri, alla battaglia del Comitato: numerosi i personaggi dello spettacolo e del giornalismo che sono venuti in piazza, tra cui Piergiorgio Odifreddi, Bebo Storti, Diego Fusaro, Marco Damilano, Carlo Freccero, Tatti Sanguineti, Giorgio Scaramuzzino e Roberto Centazzo.
E le adesioni continuano ad arrivare anche dal resto della provincia, come il Comune di Finale che ha esposto uno striscione con scritto “Questo Comune difende l’acqua pubblica”.
Nel frattempo continuano le iniziative per sensibilizzare i cittadini circa l’importanza di mantenere il ciclo idrico sotto la gestione pubblica. Mercoledì alle 17.30 in piazza ci saranno i comici di Zelig e Colorado Cafè “I Soggetti Smarriti” e Daniele Raco. Alle 18.30 sarà la volta di Emilio Molinari, già presidente del Comitato Italiano per un contratto dell’acqua, storico attivista a livello mondiale dei movimenti per l’acqua. Giovedì alle 17.30 si terrà un incontro pubblico e confronto tra i sindaci savonesi sul progetto di ripubblicizzazione del servizio idrico predisposto dal Comitato Savonese ABC.
E il Comitato Savonese Acqua Bene Comune invita i sindaci della provincia a partecipare al dibattito sul futuro della gestione del Servizio Idrico Integrato in programma giovedì per difendere, tutti insieme, l’acqua come bene comune e per ribadire la necessità di una sua gestione pubblica e partecipata.
“Discuteremo insieme tempi, modi e percorsi per ottenere l’obiettivo comune di una gestione pubblica dei nostri servizi idrici. Vista l’importanza dell’argomento e i tempi ristretti dettati dalla legge “Sblocca Italia”, il Comitato sollecita la presenza della totalità dei sindaci al dibattito” afferma il Comitato.
“In questi giorni diversi sindaci sono venuti al presidio per testimoniare il proprio appoggio alla campagna ed alcuni hanno aderito simbolicamente al presidio esponendo sulle facciate delle case comunali uno striscione a favore della campagna acqua pubblica. Rendere pubblica la gestione dell’acqua si deve e si può. Ora dipende tutto dai sindaci e dal Governo della Regione” conclude il Comitato.