Bipartisan

Acqua pubblica, la soddisfazione di Vaccarezza e De Vincenzi: “Terzo Ato decisivo”

E' un progetto a cui gli amministratori e le aziende del ciclo idrico stanno lavorando da tempo

Regione. “Questo Ato trovato è una roba quasi incredibile: se guardiamo la quantità di carta che abbiamo scritto in questi anni, per ottenere una cosa che è bastato domandare in commissione e scoprire che si poteva fare…”. Non risparmia le stilettate all’ex giunta Burlando Angelo Vaccarezza nel commentare la notizia della nascita dell’Ato del ponente, una soluzione che di fatto garantisce la sopravvivenza delle aziende pubbliche e quindi della gestione diretta da parte dei Comuni.

La differenza col passato, secondo Vaccarezza, è prettamente politica: “Oggi c’è la volontà da parte della maggioranza di fare questa cosa – sostiene – Non sono cambiate le cose o la legge: la vera novità è che c’è una maggioranza che sa cosa fare, che intende dare una risposta a dei territori. C’èra un verbale dell’Ato, i sindaci avevano già votato: tutti i sindaci della provincia di Savona, dell’Ato padano e dei due costieri, chiedevano alla Regione di dividere la provincia in tre ambiti territoriali ottimali”.

Ora il via a una procedura velocissima, che va fatta entro il 30 settembre: “Il 18 presenterò l’emendamento nell’ufficio di presidenza, il 21 in commissione e il 22 in consiglio. Conto che tutti i consiglieri ci aiutino e che tutti i gruppi ci sostengano, e finalmente avremo tutelato il ponente della provincia di Savona, le sue aziende pubbliche, e avremo fatto in modo che gli investimenti pubblici fatti in questi anni portino a una gestione pubblica dell’acqua. Diversamente non sarebbe andata così”.

Soddisfazione anche nelle parole di Luigi De Vincenzi, consigliere regionale e vicepresidente della IV Commissione: “Credo che fosse doveroso dare una prospettiva a tutti i sindaci, come me che sono stato il primo a modificare uno statuto per eliminare la possibilità che l’acqua diventasse privata, e trovare la strada giusta, quella dell’Ato per cui mi sono adoperato fino in fondo. Credo che sia un passo che andava fatto”.

“Sono contento di essere riuscito a trovare una soluzione che ci avvicina – prosegue – il terzo Ato della provincia di Savona è quello che riuscirà a dare una risposta a tutto questo: l’acqua resterà pubblica, con le società gestite interamente dai Comuni che potranno mantenere i prezzi e i servizi attuali. Credo che questo sia un passo fondamentale, che dovevamo fare, e che fortunatamente sono riuscito a far sì che tutti accettassero. L’impegno che mi ero preso da sindaco lo sto portando avanti anche da consigliere regionale”.

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