Vado Ligure. “L’estate vadese è stata contrassegnata da grandi fallimenti da parte di chi governa questa città”. Ad affermarlo, con toni duri e senza appello, è Valeria Ghiso, segretaria del circolo XXV Aprile di Vado-Quiliano.
Nel mirino finisce il primo cittadino, Monica Giuliano: “La città è sempre più abbandonata a se stessa, ma si sa che la nostra ‘sindaca’ un po’ megalomane non si è accontentata di provare ad amministrare la città, ma governa (?) tutta la provincia”.
“Già i lavori sulla passeggiata avevano mostrato di segnare il passo – accusa Ghiso – e le promesse da marinaio di finire per San Giovanni sono andate deluse con una festa dimezzata collocata in spazi non idonei che chi veniva da fuori non riusciva neanche a trovare”.
“Politicamente – prosegue – nell’ordine abbiamo avuto un ministro che è venuto a dirci che la nostra Costituzione è fondamentale e non va cambiata mentre in quei giorni il suo governo la stava distruggendo, un assessore che è stato defenestrato perchè ha commissionato un restauro completamente al di fuori delle regole, le intercettazioni uscite sui giornali che mettevano in luce le responsabilità pesanti dei politici vadesi nella vicenda Tirreno Power, una giunta e alcuni funzionari indagati per disastro colposo”.
“In questi giorni scopriamo che l’incendio di San Genesio è opera di piromani e che a Vado si spara sulle roulotte degli zingari – ricorda inoltre Ghiso, rifacendosi alla cronaca degli ultimi giorni.
“Questi ultimi episodi sono di una gravità inaudita – attacca Ghiso – e credo che tutta la città che da poco ha chiesto pure di essere nsignita della medaglia d’oro per la Resistenza, dovrebbe prendere le distanze . Vado è sempre stata una città solidale e questi fatti non le fanno onore”.
“Detto questo però ci dobbiamo chiedere perchè dobbiamo assistere a questi episodi incivili – insiste – Evidentemente qualcosa si sta sfilacciando nel tessuto sociale già provato dalla crisi del lavoro e dalla disoccupazione che ha colpito soprattutto i giovani. L’amministrazione della Giuliano però sembra non accorgersene. Ai tanti disoccupati non è mai stata offerta un’alternativa per rendersi utili socialmente anche all’interno del comune, per i giovani quando espressamente abbiamo chiesto anche di collaborare per costruire qualcosa insieme ci è stato risposto anche in modo ironico che c’erano problemi più gravi da risolvere. Ora però si cominciano a vedere le crepe di una società che non regge più e speriamo che la risposta non sia solo repressiva come lo è stata con la vicenda dei giochi nei giardini di S. Ermete”.
Valeria Ghiso conclude con una provocazione, rivolta direttamente al sindaco: “Questa amministrazione è davvero poca cosa, signora Giuliano. Quando se ne va?”.