Savona. E’ l’ottavo atto di vandalismo grave nell’arco di tre mesi e mezzo, da quando è stato inaugurato. Un record ben poco invidiabile, quello stabilito dal nuovo ponte mobile della Darsena di Savona: un “raid” ogni due settimane, tre solo nell’ultimo mese. Questa la sintesi di una storia travagliata, con i primi episodi che risalgono addirittura alle prime due settimane di funzionamento.
L’ultimo è accaduto domenica notte, e come in tutti gli altri casi è stato immortalato dalle telecamere: le immagini (in alto, con il volto offuscato per ragioni di privacy) mostrano un giovane che, alle 5.45, scavalca i parapetti del ponte (in quel momento in modalità “aperta” per consentire il transito dei natanti): il novello Spiderman prima si dondola sulla fune anticollisione, quindi passeggia sull’anta aperta e alla fine se ne va con un ultimo scavalco.
Una “passeggiatina sul filo” tutt’altro che indolore: la conseguenza della bravata, infatti, è stato l’ennesimo blocco del ponte. Per ripristinarne il funzionamento è stato necessario l’intervento della ditta specializzata. Fuori orario e in un festivo: tutti bonus a carico dei contribuenti, of course.
Quella di “Spiderman” è purtroppo, come detto, soltanto l’ultima di una serie di imprese, tra danni ai meccanismi di rotazione o ai sistemi di arresto d’emergenza: e ogni volta è necessario l’intervento di tecnici qualificati che tarino nuovamente l’intero sistema per ripristinarne il perfetto funzionamento. Di seguito il video di un episodio simile, circa un mese fa.
Allo scopo di arginare questi fenomeni, nella zona sono state installate delle telecamere di sorveglianza iper-tecnologiche, con un’altissima risoluzione che consente di distinguere con estrema chiarezza i volti di chiunque entri nel campo visivo degli apparecchi. Un sistema che rende inevitabile essere identificati e denunciati, ma che evidentemente finora non è servito come deterrente contro la stupidità di alcuni. Per “Spiderman” ora saranno guai: l’Autorità Portuale ha attivato la procedura, ormai di prassi, presso i propri uffici legali e la Polizia Marittima per la denuncia.