L'inchiesta

Spari a Vado Ligure, s’indaga sulla pista del regolamento dei conti

Carabinieri al lavoro per scoprire gli attentatori che hanno agito nella notte tra venerdì e sabato scorso

carabinieri

Vado Ligure. S’indaga sulla pista del regolamento dei conti sugli spari esplosi nella notte tra venerdì e sabato scorso a Vado Ligure.

L’ipotesi più probabile è quella che si sia trattato di uno scontro tra clan di rom e sinti. Tra loro pregiudicati per furti e rapine. Ad indagare i carabinieri del comando compagnia di Savona. I colpi sono stati esplosi contro la carovana di nomadi che da un paio di giorni era in sosta nel piazzale sull’Aurelia davanti alla “trattoria dei camionisti”.

Si cerca un’Alfa nera dalla quale sono partiti i colpi. I rom quando l’hanno vista hanno capito e si sono rinchiusi nei loro camper. C’erano tante donne con bambini. La carovana era costituita da una trentina di persone. A bordo della vettura, secondo le testimonianza, c’erano almeno quattro persone. Una di queste ha iniziato a sparare ad altezza d’uomo senza proferire una parola. Un proiettile ha colpito il lunotto anteriore di un camion dove dormiva un autista di nazionalità romena.

Il capo del commando, ritenuto dai carabinieri formato da sinti genovesi, ha sparato tutti i colpi che aveva a disposizione. Il caricatore si era inceppato. Quattro proiettili sono stati esplosi verso i camper senza colpirli, perdendosi verso il mare e sull’Aurelia, secondo le ricostruzioni degli esperti balistici.

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