Stop droga

Spaccio ad Albenga e Alassio, il Centro Pannunzio chiede alle istituzioni campagne ad hoc

Pier Franco Quaglieni

Albenga. ”Il fatto che due spacciatori avessero circa 70 consumatori abituali che si rifornivano da loro via cellulare nel territorio di Alassio e Albenga deve portare ad una riflessione allarmata: la droga si può acquistare, magari persino a domicilio, come altre merci innocue”. A parlare, dopo i recenti arresti per spaccio di sostanze stupefacenti avvenuti nella città del Muretto, è il presidente del Centro Pannunzio Pier Francesco Quaglieni.

“Il fatto rivela inoltre le dimensioni del consumo negli adulti ,quegli stessi che dovrebbero educare i propri figli. L’uso di impasticcarsi in discoteca, di cercare ad ogni costo lo sballo esprime una profonda diseducazione giovanile, una non adeguata informazione sanitaria a cui non si pone certo rimedio chiudendo le discoteche. Il Centro Pannunzio – afferma il suo presidente fondatore professor Pier Franco Quaglieni – sollecita il Presidente della Regione Toti, l’assessore regionale alla Salute ,d’intesa con i sindaci gli Ordini dei Medici e gli uffici scolastici provinciali ad avviare al più presto una grande e capillare campagna di sensibilizzazione e di informazione preventiva sull’uso di stupefacenti comunque definiti”.

“Il Centro Pannunzio organizzò ad Alassio nel 2014 con esperti qualificati e con la partecipazione dell’Arma dei carabinieri un convegno sugli effetti dell’alcool sui giovani. Tacere, fingendo che non accada nulla di strano, è colpevole perché ormai il fenomeno tocca anche ambienti sociali insospettabili. La società deve reagire, anche se è tardi” conclude Quaglieni.

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