Tesoro

Savona, un’iniziativa per salvare Villa Zanelli dal degrado

L'obiettivo è creare un sistema digitale per una raccolta fondi da impiegare per la salvaguardia della villa

Savona. Sabato 8 agosto la pagina facebook ”The World Art Nouveau” ha pubblicato un post con la foto di villa Zanelli a Savola, capolavoro in stile Liberty della regione Liguria.

Il post dopo pochi minuti dalla pubblicazione ha ottenuto un inaspettato interesse da parte dei 3.247 fan della pagina. Nell’arco di due ore il post è diventato virale con migliaia di ”Mi piace” e condivisioni. A distanza di due giorni dalla pubblicazione, il post edito da Emanuele Bardazzi ha ottenuto oltre 240 mila visite 000 visite e la fanpage dedicata alla corrente artistica Art Nouveau nel mondo è cresciuta contando 5 mila e 740 fan in costante aumento.

Un successo esorbitante per una realtà giovane è così piccola come ”The World Art Nouveau”, nata sulle colonne del progetto Italia Liberty (www.italialiberty.it) che con grande sorpresa ha scosso l’interesse di magnati e anche agenti immobiliari stranieri a scrivere agli amministratori della pagina dimostrando un interesse per l’acquisto o proposta a terzi di Villa Zanelli.

“Le idee raccolte si focalizzano su un restauro immediato del villino per adibirlo a residenza privata o museale – dicono i promotori dell’iniziativa – L’idea del team ‘The World Art Nouveau” composta da Andrea Speziali (massimo esperto di arte Liberty nella nazione), Emanuele Bardazzi (inserzionista su opere pittoriche e arti applicate, co-curatore della pagina) assieme alla figura di un noto fotografo di nazionalità straniera Iva Buenosaires, è quella di recuperare la dimora per ospitare un museo del Liberty, in una forma più grande e pregiata rispetto a quello che ha fatto il comune di Chiaramonte Gulfi (Sicilia). Ci sarebbero già delle opere offerte da privati che possono essere esposte”.

“In seguito ai risultati ottenuti dal post con oltre mille e 740 condivisioni internazionali, vige l’idea di creare un sistema digitale per una raccolta fondi da impiegare per la salvaguardia della Villa Zanelli. Una situazione simile a quella della Sagrada Familia di Gaudì a Barcellona. Non sarebbe male l’acquisto dell’immobile da parte di più soprintendenze o direttamente il Mibact”.

Il villino edificato nel 1907 da Nicolò Zanelli, oggi di proprietà della Regione è situato in un vasto giardino in comunicazione diretta col mare, fino al 1933 appartenne alla famiglia Zanelli, e poi venduta al comune di Milano che la trasformò in campeggio e colonia internazionale. Durante le fasi della seconda guerra mondiale venne adibita a campo ospedaliero. Dal 1967 diventa, grazie alla regione struttura utilizzata dall’Usl dove verso l’ultimo periodo si dedicava al trattamento dei cardiopatici, ma nel 1998 il crollo di una parte dell’edificio ne stabilisce chiusura dell’attività ospedaliera, da allora è rimasto abbandonato.

Dall’analisi degli elementi decorativi del villino Zanelli si attribuisce l’opera a Gottardo Gussoni, allievo del torinese Pietro Fenoglio, uno dei più importanti architetti dello stile Liberty italiano. La recente mostra tenutasi a villa Molaroni a Pesaro: ”Diletto e Armonia. Villeggiature marine Liberty” accompagnata da relativa monografia, ha portato alla luce sul piano scientifico una interessante scoperta. Si tratta di due villini che si affacciano sul mare ad Alassio, dove le decorazioni sono medesime a quella di villa Zanelli. Opera del Gussoni? Senza dubbio Villa Zanelli rimane la regina del Liberty sul Tirreno.

Prossimamente sul sito www.italialiberty.it (portale ufficiale del progetto “Italia Liberty”) sarà pubblicato un itinerario Liberty sulla città di Savona dove chiunque può percorre a proprio piacere. Lo stato di abbandono del villino è la nicchia di tanti fotografi urbex che la immortalano in ogni angolo sia esternamente che internamente. Tanto è vero che lo scatto del villino Zanelli è arrivata prima al 1° Concorso Italian Liberty del 2013 con una immagine di Jonathan Dellagiacoma (urbex svizzero).

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