Nuova vita

Savona, approvato il progetto per il recupero dell’ex centrale Enel di Lavagnola

La struttura sarà destinata a funzioni sociali

centrale elettrica, Lavagnola

Savona. L’assessore ai lavori pubblici Franco Lirosi ha presentato alla giunta del sindaco Federico Berruti il progetto definitivo per il completamento del recupero dell’ex centrale Enel di Lavagnola. La struttura sarà destinata a funzioni sociali.

“Si tratta di un impianto polivalente – spiega Lirosi – che in un primo tempo era stato interessato da lavori per la sistemazione dell’esterno e degli impianti. Ora si procederà alla realizzazione degli impianti interni ed esterni, alla maggior parte delle finiture interne, alla fornitura ed installazione delle caldaie, dei controsoffitti e delle pavimentazioni, da ripristinare, ai marciapiedi, alle rampe ed alla illuminazione. Al primo piano verranno ricavati due mini appartamenti e due uffici, al secondo piano tre appartamenti (due bilocali e un monolocale)”.

L’intervento sarà finanziato da Comune e Regione: “Inizialmente ci si è basati su un intervento regionale per 100 mila euro. A questi verranno aggiunti altri 150 mila euro (provenienti dalla voce ‘Avanzi’ del bilancio di esercizio 2015) per un totale di 250 mila euro”.

Passato il progetto in giunta, ora inizierà l’iter burocratico successivo con la convocazione della conferenza dei servizi in seduta referente e deliberate, la pubblicazione del bando di gara, la proclamazione del vincitore provvisorio, l’avvio della procedura antimafia e di quella comunale per la trasparenza, la proclamazione del vincitore, la certificazione ambientale, economica e contrattuale della ditta, la proclamazione del vincitore definitivo certificato, la comunicazione alle ditte perdenti del nome della ditta vincitrice per loro eventuale ricorso al Tar, il controllo definitivo della documentazione, la firma del contratto, la “consegna” dei lavori e la cantierizzazione.

“Se non ci saranno complicazioni impreviste, i lavori dovrebbero iniziare entro l’anno e durare circa 6 mesi”.

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