Tpl risponde

“Portoghesi” sui bus, Strinati annuncia: “Stiamo pensando di installare i tornelli”

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Savona. I cittadini suggeriscono, Tpl risponde. E’ quanto accaduto in questi giorni grazie all’iniziativa di un savonese, Bernardo Siri, che lo scorso 5 agosto ha deciso di inviare una mail alla direzione dell’azienda locale del trasporto pubblico, per fornire le sue soluzioni al problema dell’evasione.

E il presidente di Tpl Linea, Claudio Strinati, ha deciso di rispondere a Siri, con una lunga mail. “L’Azienda affronta quotidianamente il fenomeno dell’evasione, cercando di contrastarlo fortemente – spiega Strinati – In Azienda ci affidiamo in primis a personale competente e incaricato alla verifica dei titoli di viaggio, e Le segnalo come sia difficile e gravoso tale compito, trovandosi a volte a dover interloquire con Utenti totalmente irrispettosi delle regole, delle persone in generale e di chi lavora in TPL”.

Per ovviare al problema dei “portoghesi” Siri, nel proprio scritto, aveva suggerito di utilizzare gli autisti a mo’ di controllori, obbligando i passeggeri a salire solo dalla porta anteriore mostrando il titolo di viaggio al guidatore. “Questa soluzione – spiega Strinati – per quanto sembri quella più semplice ed immediata, presenta però grandi complicazioni. Infatti gli autisti, comunque già impegnati nel loro delicato compito, non avrebbero alcuna autorità per costringere con la forza i passeggeri non paganti a scendere dal mezzo. E comunque, impiegando l’autista in tale compito, verrebbe conseguentemente meno il rispetto dei tempi programmati per le linee”.

“La informo però – annuncia Strinati – che l’Azienda sta valutato l’opportunità di installare i tornelli sui mezzi, cercando anche di sopperire al relativo onere di spesa. Preciso altresì che TPL Linea ha chiuso il bilancio 2014 in attivo ed al momento sono aperte due selezioni pubbliche che permetteranno di assumere sino a 50 dipendenti: TPL potrà quindi investire maggiormente contro l’evasione, sia impiegando nuovi strumenti che potenziando il personale di competenza”.

“In ultimo, condivido con Lei un pensiero che mi preoccupa – conclude il presidente di Tpl Linea – la mancanza di senso civico è dilagante e lo posso constatare ogni giorno sui nostri autobus, ove si assiste, seppur da parte di pochi, all’insudiciamento dei mezzi ed al mancato rispetto delle regole del viaggio, degli autisti e degli utenti. E questo senza alcuna distinzione tra le varie nazionalità. Ma c’è anche una gran parte di utenza ancorata all’educazione ed al rispetto del lavoro altrui, che usufruisce del servizio ogni giorno osservando le regole; sono persone a cui rivolgo la mia stima, la stessa stima che ho verso i lavoratori della TPL Linea”.

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