La precisazione

Parco carbone a Bragno, Funivie Spa: “Lavori bloccati per problemi legali”

L'amministratore delegato dell'azienda ha fatto il punto sulla situazione

Copertura parchi carbone di Bragno - rendering

Cairo M. Malumori per i ritardi sulla copertura del parco carbone di Bragno: la Funivie Spa ci mette la faccia e risponde al sindaco Fulvio Briano, che di recente ha scritto al Ministero per sollecitare l’opera (prevista dall’accordo di programma del 2007) e agli onorevoli Giacobbe e Tullo che hanno presentato un’interrogazione alla Camera.

L’azienda, attraverso l’amministratore delegato Paolo Cervetti, precisa: “Funivie spa esercisce in virtù di convenzione ministeriale l’impianto di trasporto funiviario tra Savona terminal alti fondali e san Giuseppe di Cairo. In virtù di tale convenzione Funivie spa – società di diritto privato – è soggetta, esattamente come le pubbliche amministrazioni, al codice degli appalti ed a norme pubblicistiche inderogabili. In ossequio alla convenzione , e nonostante la crisi in corso da anni in Italia , la società ha provveduto, caso forse unico nel panorama nazionale, a progettare, bandire e assegnare al vincitore di bando di gara la realizzazione della copertura del parco carbone di Bragno , i cui lavori sono iniziati nei tempi tecnici previsti”.

“Alcuni ritardi nell’esecuzione dei lavori di copertura, non dipendenti da Funivie, nonché alcune irregolarità nella documentazione amministrativa a corredo del contratto hanno portato a fine aprile ad una comunicazione di preavviso di risoluzione contrattuale, atto dovuto per legge, peraltro rivolto proprio a stimolare il rispetto dei tempi concordati e la corretta realizzazione dell’opera, comunque assai complessa. Il consorzio appaltatore ha come nel suo diritto eccepito come tali ritardi siano dovuti in parte anche ad alcuni aspetti tecnico costruttivi e come le questioni amministrative fossero in via di soluzione, ed ha presentato ricorso presso il tribunale di Genova” spiega l’amministratore delegato.

“In seno a tale procedura è in corso – sotto l’egida del giudice – un tentativo di conciliazione cui Funivie sta lavorando alacremente e pro attivamente. Siamo confidenti che tale azione darà tempi certi e più rapidi all’esecuzione dei lavori, che non è peraltro mai stata in discussione. Di tali vicende è sempre stata data costante e dettagliata informazione sia al ministero dei trasporti, ente referente di funivie , sia alle amministrazioni locali interessate, incluso il Comune di Cairo, cui ho fatto personalmente visita ad inizio maggio, non appena nominato dall’assemblea degli azionisti. Funivie spa é costantemente disponibile a fornire dettagli sulle sue attività agli amministratori locali, nell’ottica di collaborazione con il territorio che da sempre caratterizzano funivie e il gruppo Italiana Coke tutto , ed ha fornito pronta risposta ad ogni amministrazione locale o ente che le abbia formalmente o informalmente richiesto informazioni” prosegue Cervetti.

“In particolare poi il rapporto costante e collaborativo con il ministero dei trasporti è regolato da processi informativi e di controllo assai puntuali, che da sempre Funivie rispetta con solerzia e dovizia di particolari. Cogliamo l’occasione per informare che anche l’esercizio chiuso al 30/6/2015 ha fatto registrare trasporti funiviari – eco compatibili – per più di 800’000 tonnellate di rinfuse , confermando un trend in crescita nonostante le difficoltà recentemente incontrate dalle industrie italiane , e dai nostri clienti , che operano in settori assai colpiti dalla crisi. Sottolineiamo per completezza che le difficoltà finanziarie del nostro principale azionista , che ha presentato di recente un piano di ristrutturazione del debito in concordato e continua la sua attività , non hanno coinvolto le società controllate TAFS Terminal Alti Fondali srl e Funivie spa. Gli oltre 120 lavoratori di Funivie e TAFS sono, come sempre con passione e professionalità, dediti più che mai al regolare esercizio ed al continuo miglioramento di un impianto unico al mondo , che continua a incrementare le condizioni di sicurezza e sostenibilità ambientale” conclude Paolo Cervetti.

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