Loano. Ci sono volute tre sedute (una a fine luglio e due questo pomeriggio, a distanza di due ore una dall’altra e della durata record di pochissimi minuti ciascuna) ma alla fine anche il consiglio comunale di Loano ha approvato la modifica allo statuto che autorizza i Comuni membri dell’Unione dei Comuni “Riviera delle Palme e degli Ulivi” a lasciare il sodalizio prima dei tre anni minimi previsti dalla precedente versione del documento.
Per precisa richiesta del presidente dell’Unione Luigi Pignocca (che è anche sindaco di Loano), il parlamentino della cittadina rivierasca è stato l’ultimo a portare in discussione la pratica. Che, come detto, ha riguardato soltanto la modifica dello statuto.
Quando hanno discusso a loro volta la questione, i consigli dei Comuni di Borghetto, Balestrino, Boissano, Borgio, Pietra, Magliolo, Giustenice e Tovo hanno approvato contestualmente anche l’uscita dall’associazione. Toirano, Boissano e Loano, invece, hanno deciso di restare.
Ora l’iter burocratico prevede che il consiglio dell’Unione si riunisca nuovamente per ratificare i singoli recessi. Proprio in questa occasione potrebbe esserci qualche sorpresa, con il consiglio che potrebbe trovarsi a discutere la “recessione dalla recessione”.
Se fino a qualche settimana fa, infatti, la “fuga di massa” della Val Meremola e di Borghetto e Balestrino pareva cosa fatta, ad oggi le cose non sono più così scontate.
La “fronda” della Valle, infatti, pareva orientata a dare vita nel prossimo futuro ad un’Unione più piccola con Pietra capofila. Ora, invece, sembra proprio che questo progetto sia destinato a restare in stand-by o eventualmente a trasformarsi in un’associazione più piccola composta soltanto dai Comuni più piccoli tenuti per legge a mettere a sistema tra loro le funzioni principali.
Dall’altra parte, Borghetto potrebbe presto trovarsi in una situazione simile: negli ultimi tempi, infatti, la popolazione borghettina si è drasticamente ridotta fino a scendere al di sotto delle 5 mila unità.
I dati sono ancora in fase di elaborazione e verifica, in quanto occorre stabilire se a fare fede sia il numero registrato in occasione dell’ultimo censimento o quello dell’anagrafe al 31 dicembre. Ma se così fosse, anche Borghetto potrebbe trovarsi costretta a stringere convenzioni con qualche paese vicino così come previsto dalla legge.
In tal caso, la scelta pare già fatta, con l’amministrazione Gandolfo più che pronta a concretizzare accordi e “fusioni” con quella dei vicini di Val Varatella di Balestrino.
Al di là delle singole questioni, pare proprio che la vicenda relativa all’Unione dei Comuni “Riviera delle Palme e degli Ulivi” sia tutt’altro che conclusa.