Caso chiuso

Coltellata e rapina ad una prostituta, scena muta dal gip per il 43enne arrestato: resta in carcere

L'uomo si era finto un cliente, ma poi aveva minacciato e derubato la ragazza ferendola al collo

carabinieri

Albenga. Stamattina si è presentato davanti al gip per la convalida di arresto, ma non ha spiegato il perché del suo gesto. Il quarantatrenne residente a Loano, N.M., arrestato lunedì sera con l’accusa di aver ferito e rapinato una prostituta, si è infatti avvalso della facoltà di non rispondere.

Il giudice Fiorenza Giorgi al termine dell’udienza ha disposto per lui la custodia cautelare in carcere. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’altra sera, l’uomo si è avvicinato ad una giovanissima lucciola, l’ha invitata a salire sulla sua auto e poi, anziché comportarsi come un normale cliente, l’ha minacciata con un coltello, ferita al collo e rapinata della borsetta.

A quel punto il quarantatrenne, probabilmente resosi conto della gravità del suo gesto, intorno alle 4, si è presentato alla Stazione dei carabinieri di Andora e al citofono ha detto: “Ho colpito e ferito una prostituta, voglio costituirmi”.

Immediatamente sono scattate le verifiche dei militari: l’operatore ha chiesto subito l’intervento della pattuglia che in quel momento era in servizio di perlustrazione. Nel giro di pochi minuti i carabinieri, vicino alla caserma, hanno fermato N.M. in evidente stato confusionale che continuava a ripetere di aver colpito poco prima una prostituta ad Albenga lungo la via Aurelia.

L’uomo è stato subito accompagnato negli Uffici dell’Arma e da una veloce verifica è emerso che, effettivamente, poco prima una ventenne romena aveva richiesto l’intervento di una ambulanza per una ferita al collo (i sanitari le hanno dovuto dare alcuni punti per suturare il taglio).

La giovane, sentita dai militari, ha confermato che un uomo l’aveva aggredita con un coltello provoncandole il vistoso taglio sul collo e contestualmente le aveva rubato la borsa con i soldi, il cellulare e gli effetti personali. Secondo la prima ricostruzione dell’accaduto, sembra che la ragazza, dopo essere stata minacciata, si sia letteralmente scaraventata giù dall’auto dove è invece rimasta la borsetta che infatti i militari hanno recuperato sul sedile della vettura.

Dopo essersi confrontati con il pm di turno, il sostituto Chiara Maria Paolucci, per N.M. sono scattate le manette per rapina e lesioni gravi. L’uomo resterà detenuto nel carcere sant’Agostino di Savona.

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