Raggiro on line

Casa per le vacanze fantasma ad Alassio, turisti milanesi truffati perdono la caparra

i consigli di Assoutenti per non cadere nella trappola dei finti annunci che in questo periodo si moltiplicano sul web

truffa web

Alassio.  L’afa e il caldo torrido, la voglia di scappare dalla città e di raggiungere il mare per poi scoprire che la casa non esiste. Alloggio per le vacanze “fantasma”, ma soldi della caparra veri e volatilizzati insieme al truffatore.

La storia si ripete e questa volta la vittima è una signora milanese che ha chiesto aiuto ad un’amica di Diano Marina, Gloria C., che possa cercare un bilocale per quattro persone dove trascorrere le vacanze d’agosto in particolare dall’8 al 22 agosto ad Alassio. 

La truffa si è consumata sul web. Due clic alla ricerca di una casa vacanza nella Baia del Sole e la voglia di partire. Affare fatto, caparra inviata e valige pronte. Salvo poi scoprire che l’appartamento non esiste. Donna milanese raggirata, ma che non si dà per vinta e chiede aiuto ad un’amica che abita nel Golfo degli Aranci e che a sua volta lancia un messaggio su Facebook affinché si possa trovare una sistemazione “urgente” per una vacanza (tanto desiderata e sognata) al mare della Riviera.

Sono decine e decine i turisti vittime nelle ultime settimane di truffe on line per case vacanza “fantasma” nel ponente ligure. E le denunce ovviamente sono fioccate come non mai in questo periodo. Gli annunci sotto accusa sono apparsi su diversi siti on line e sono piuttosto invitanti: appartamenti con tre stanze in pieno centro, nelle vicinanze del centro storico e soprattutto al mare. E così è facile che qualcuno si faccia allettare e cada nella trappola dei truffatori.

“Tristemente vero – commenta una alassina che lavora in un residence della zona  – E’  la quarta settimana consecutiva che si presenta la stessa storia, sempre di sabato, famiglie numerose con figli piccoli. L’ultima ieri sera, 2 adulti e 3 bimbi piccoli in viaggio dalla notte, perché provenienti dal Sud, arrivati qui, alloggio inesistente, per fortuna una disdetta all’ultimo minuto di un cliente, ha permesso di proseguire la vacanza presso la nostra struttura”.

I truffatori sono sempre in agguato: pubblicano annunci su siti commerciali oppure su settimanali specializzati nel cerca lavoro. Contattano le persone al telefono e talvolta anche via email, versa i soldi con bonifico bancario una caparra e quando arrivano sul posto non riescono a trovare l’appartamento. Annunci che vengono pubblicati da persone che magari vivono fuori regione in Lombardia, in Piemonte o anche nel Sud Italia, ma che conoscono bene le località di villeggiatura della Riviera.

“Sono centinaia gli annunci falsi sparsi sulla rete – avverte Gianluigi Taboga, presidente di Assoutenti Liguria –  Le foto sono rubate su internet da altri siti e il contatto esposto è un numero di telefono di cellulare, il “truffatore proprietario»”dà un nome di fantasia, la casa offerta ha sempre un prezzo insensatamente basso: se una settimana costa normalmente 1000/1500 euro, il prezzo dell’annuncio truffa è drammaticamente più basso di 300-400 euro, anche meno della metà. Al telefono spesso, ma non in questo caso, il truffatore non risponde, ma si fa lasciare dei messaggi per poi richiamare. Finge di conoscere casa e località, ma dice una marea di inesattezze. Una volta contattato, il truffatore dice che il proprietario gli ha affidato alcune case in gestione ad un prezzo eccezionale. Nella maggior parte dei casi si fa mandare i soldi della caparra tramite vaglia, ma in questo caso anche con bonifico. E al momento dell’arrivo nella località balneare il cellulare che vi ha dato non risponde più e la casa “affittata” se esiste veramente in quella via è stata già affittata dal vero proprietario che è ignaro di tutto”.

E allora eccoli i consigli di Assoutenti per non cadere nella rete: “Diffidare dall’effettuare pagamenti con ricariche su carte Poste Pay per il versamento di caparre, anche solo di poche centinaia di euro. Se si ha a che fare con sconosciuti, è preferibile pagare con bonifici in conti correnti bancari; non fidarsi delle foto allegate agli annunci;  pretendere garanzie scritte e l’invio di una copia di un documento di identità della persona a cui si versano i soldi; annotare il numero di telefono con cui avviene il contatto, i giorni e gli orari delle conversazioni; stampate le eventuali mail intercorse; conservare le ricevute di pagamento e una stampa dell’annuncio a cui si è risposto; prima di pagare, verificare in Google Maps l’esistenza dell’immobile indicato nell’annuncio. Inoltre le vittime di queste truffe devono denunciare subito i casi alla Polizia, ai Carabinieri o alla Guardia di Finanza.

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