Odissea

“Bimbo di 5 anni ‘sballottato’ tra i Pronti Soccorsi del S.Corona”, il racconto di Melgrati

Il piccolo turista ricoverato in codice rosso ha dovuto viaggiare per due volte dal Pronto "normale" a quello pediatrico, rimanendo anche bloccato in ascensore

Pronto soccorso Santa Corona

Pietra Ligure. Quella che ha dovuto attraversare un piccolo paziente svizzero, in vacanza ospite della città Alassio, il primo di agosto, è stata una vera e propria odissea: almeno stando al racconto del vicecoordinatore regionale di Forza Italia Marco Melgrati.

“Trasportato a Santa Corona per un trauma cranico in codice rosso – fa sapere il politico – il medico del 118 consigliava il ricovero al Pronto Soccorso, quello al piano terreno, quello ‘normale’. Il bambino, 5 anni, veniva portato quindi dai medici al Pronto Soccorso. Visitato sommariamente, dal Pronto Soccorso veniva inviato al Pronto Soccorso Pediatrico, distante 500 metri circa e al terzo piano di uno stabile di Santa Corona”.

Ma il viaggio non era terminato: “Arrivato al Pronto Soccorso Pediatrico, veniva rimandato subito al Pronto Soccorso “normale”… peccato che l’ascensore che doveva riportarlo al piano terra, dove attendevano i militi della pubblica assistenza di Alassio, si è bloccato. Per fortuna, dopo una quindicina di minuti, l’ascensore veniva rimesso in funzione, e il bambino veniva finalmente riportato al Pronto Soccorso ‘normale’ dove veniva visitato e assistito”.

“Una brutta esperienza – afferma Melgrati – e sicuramente non un bel biglietto da visita turistico, nei racconti postumi del bambino e dei suoi genitori svizzeri. Viene da chiedersi come mai il Pronto Soccorso Pediatrico non è fisicamente collocato in adiacenza al Pronto Soccorso ‘normale’, a maggior ragione dopo la soppressione del reparto di Pediatria, che comunque speriamo sia riaperto a breve, sull’onda emotiva delle più di 10.000 firme raccolte”.

Un episodio, secondo Melgrati, sintomo della disorganizzazione sanitaria dei dieci anni di gestione della Regione da parte di Burlando, Paita e Montaldo: “Un disastro – attacca senza mezzi termini – su cui sarà ben difficile intervenire, da parte del nuovo assessore alla Salute Sonia Viale, soprattutto dopo gli ulteriori tagli alla Sanità del governo Renzi, fatti per rimediare alle marchette elettorali tipo quella degli 80 euro o alla preannunciata abolizione della tassa sulla prima casa (fatta nel passato da Berlusconi senza colpo ferire) o al rimborso delle pensioni illecitamente tagliate”.

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